Gkn chiude, 422 licenziati per email. Orlando (Lavoro): Modo inaccettabile
Interviene il Ministro del Lavoro sulla vicenda dei licenziamenti dell’azienda dell’automotive. L’azienda: fatturato verso la metà
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Interviene il Ministro del Lavoro sul caso dei 422 licenziamenti via mail della Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), azienda dell’automotive che ha comunicato la decisione ai propri dipendenti con una notifica via posta elettronica. Per Andrea Orlando è una mossa inaccettabile: «Ho sentito il sindaco di Campi Bisenzio e i miei uffici hanno contattato i sindacati, il Mise si sta muovendo per verificare le condizioni in cui è avvenuto l’episodio, ma si tratta di modalità che non possono essere accettate e su cui bisogna trovare tutti gli elementi per scongiurarle”. Orlando ha aggiunto: «Non ho mai nascosto le mie preoccupazioni davanti allo sblocco dei licenziamenti questa mi sembra però una questione che ha delle caratteristiche specifiche. Ci troviamo di fronte a un caso particolare».
Critiche dei sindacati e di Confindustria
Secondo la Fiom-Cgil di Firenze e Prato, la multinazionale che produce componenti per l'automotive si assume «la responsabilità di un enorme danno sociale» ed economico. Sembra la scena di un film già visto con il caso della Bekaert -aggiungono dalla Fiom Cgil -. Un comportamento intollerabile, anche alla luce dell'avviso comune firmato dalle parti sociali e dal Governo».
«Preso atto della procedura di licenziamento collettivo aperta in totale autonomia da Gkn Driveline» Confindustria Firenze - si legge in una nota - «garantisce il proprio impegno a fare tutto il possibile e in tutte le sedi opportune, per giungere ad una soluzione che tenga conto degli interessi di tutti i soggetti coinvolti, comprese le aziende dell'indotto, nel pieno rispetto dell'impegno sottoscritto, il 29 giugno, con la firma dell'avviso comune con Governo e sindacati».«Il Mise è a supporto della Regione Toscana per la gestione della vertenza. Ritengo, e lo dico con forza, che licenziare dei dipendenti inviando delle email sia un comportamento non accettabile» ha detto la viceministra allo Sviluppo Economico Alessandra Todde.
L’azienda: «Fatturato dimezzato»
Gkn dal canto suo ha fatto sapere che le previsioni di fatturato dello stabilimento di Campi Bisenzio per il 2025 si attestano a circa 71 milioni di euro, importo inferiore di circa il 48% rispetto ai livelli di fatturato del 2019, prima della pandemia. Una precisazione inserita nella lettera con cui ieri ha annunciato il licenziamento di 422 lavoratori e la chiusura della fabbrica di Campi Bisenzio. A causa della contrazione dei volumi del comparto automobilistico, spiega l’azienda, “la prospettiva è quella di una non sostenibilità dello stabilimento di Campi Bisenzio” da cui si è giunti alla “indifferibile e irreversibile decisione di chiudere lo stabilimento e cessare ogni attività presso di esso”. La società, continua la lettera, “non è nelle condizioni di ricorrere all’utilizzo di ammortizzatori sociali”. Nello stabilimento lavorano 422 persone a tempo indeterminato: quattro dirigenti, 16 quadri, 67 impiegati e 335 operai
«Il trend negativo - sostiene l’azienda nella lettera di licenziamento - ha manifestato il proprio carattere strutturale ed irreversibile: ne sono la riprova le proiezioni di Ihs relativi ai volumi produttivi dei veicoli leggeri che ancora nel 2025 saranno al di sotto dei livelli raggiunti nel 2017. La struttura organizzativa del gruppo industriale Gkn Automotive si rivela non più sostenibile - si legge -, da ciò la necessità di immediate azioni di efficientamento, semplificazione nonché abbattimento dei costi».
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