vivissime condoglianze

Ligabue, «Re Sol» in crociera

2' di lettura

Dura la vita della rockstar che costruisce la propria carriera su due accordi. O si autodistrugge, entra nel club dei J27 e diventa mito, o si autocondanna a una lenta agonia, iscrivendosi al club di quelli che ce l’avevano fatta. Prendete Ligabue, artista F&P Group: all’ultimo Sanremo, di fatto co-prodotto da F&P Group, arrivò in scena sul trono, come il Re Sole (o meglio: il re-sol) per lanciare l’album “Start” e il tour che lo riportava negli stadi. Il tour è partito il 14 giugno da Bari, le prevendite erano mosce e allora, per scongiurare l’onta di un San Nicola semi-vuoto, il miracolo lo hanno fatto quelli di F&P Group: palco montato a metà campo, stringere il pubblico per recuperare calore sociale. La debacle fa il giro dei social, tanto che lo stesso Liga decide di metterci una pezza con un post su Facebook: «l’affluenza di pubblico è inferiore alle previsioni dell’agenzia», scrive, ma la produzione «non verrà ridotta in nessuna situazione». Povero Luciano: dopo la paura per l’operazione alle corde vocali di due anni fa, adesso la paura di perdere la fan-base. Il tutto mentre a Vasco Rossi, nemico di sempre, bastano un paio di «eeeh» per infilare sei sold out a San Siro e mandare in giro, quasi a sfregio, una nave da crociera col proprio faccione impresso. Che ironia, con Ligabue che rischia davvero di finire a cantare sulle crociere. Ma chissà che questo, per il rocker che da ragazzo fu consigliere comunale nella sua Correggio, non diventi il primo passo di un ritorno alla politica. Perché il percorso che separa i cantanti da crociera da Palazzo Chigi è più corto di quanto possa sembrare.

(Modesto Michelangelo Scrofeo)

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