PEZZI DA COLLEZIONE

Lina Bo Bardi, il Leone d'Oro speciale alla memoria alla Biennale di Architettura

Italiana di nascita, si trasferì in Brasile dopo la guerra. A Milano, la gallerista che ha riunito la più grande raccolta di suoi arredi è Nina Yashar

di Redazione

Sedia di Lina Bo Bardi disegnata per il MASP, 1948, São Paulo, Brasile. Foto Courtesy Instituto Bardi.

2' di lettura

Architetta, designer, scenografa, artista e critica italiana naturalizzata brasiliana: il Leone d'Oro speciale alla memoria della 17° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (dal 22 maggio 2021) va a Lina Bo Bardi. Un riconoscimento importante che quest'anno è assegnato a un'artista che in Italia è conosciuta soprattutto come designer, anche se ancora relativamente poco nota (le è stata intitolata una piazza in zona Repubblica-Varesine a Milano). Ma che ha trovato la sua fortuna e felicità artistica in America Latina, in Brasile in primis, dove è celebrata e riconosciuta.

Casa de Vidro, São Paulo, Brasile. Foto Francisco Albuquerque, Instituto Bardi.

Dopo la laurea in Architettura presa a Roma, Bo Bardi ha iniziato la sua carriera a Milano, collaborando con Carlo Pagani e con lo studio di Gio Ponti, per poi aprire uno studio tutto suo, rovinosamente distrutto durante i bombardamenti del 1943. Nell'immediato Dopoguerra si è trasferita in Brasile con il marito ed è qui che ha potuto sviluppare pienamente la sua creatività, iniziando subito a produrre pezzi che combinavano un certo modernismo intellettuale con forti influenze del Paese sudamericano. Uno dei primi edifici progettati è la “Casa de Vidro”, sua residenza e ora sede della fondazione a lei dedicata, nel nuovo quartiere di Morumbi a San Paolo del Brasile, e risale al 1951, mentre un progetto famoso legato al suo nome è senz'altro il Museo di Arte Moderna di San Paolo.

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Lina Bo Bardi sui gradine della Casa de Vidro, 1952, São Paulo, Brasile. Foto Francisco Albuquerque, IB Archives.

A Milano Nina Yashar, attraverso la sua galleria Nilufar, lavora da anni per promuovere la collezione di Bo Bardi.

La gallerista ha raccolto nel tempo la più grande collezione di arredi di Lina Bo Bardi e le ha reso omaggio nel 2018 con un'importante personale che ospitava pezzi originali, Lina Bo Bardi Giancarlo Palanti | Studio D'Arte Palma 1948 - 1951, presentata in altri musei e istituzioni tra cui la Gladstone Gallery a New York, e il Design Museum Gent in Belgio, realizzata con la collaborazione dell'Instituto Bardi | Casa de Vidro.

Gladstone Gallery, New York.

Design Museum Gent, Belgio. Foto Philip Dujardin

Yashar ha sviluppato la sua passione per la designer da quando, circa sei anni fa, durante un viaggio in Brasile, ha avuto l'occasione di vedere di persona i lavori della creativa. «Sono rimasta affascinata dalla Casa de Vidro progettata per sé e suo marito, dove i pezzi d'antiquariato dialogano con quelli moderni e altri da lei stessa creati», spiega Yashar. «Tutto questo ha dato vita a un'atmosfera assolutamente senza tempo, che ho sentito molto vicina».

Yashar ha raccolto gli arredi della Bardi concentrandosi in particolare sulle opere realizzate all'interno dell'Estúdio de Arte e Arquitetura Palma, fondato insieme all'architetto italiano Giancarlo Palanti. Molti dei pezzi, principalmente sedie e poltrone, sono rari esemplari originari del Brasile piuttosto costosi, ma la galleria milanese Etel, specializzata in arte brasiliana, offre riedizioni per chi cerca qualcosa di più accessibile.

Foto Ruy Teixeira.

Riproduzione riservata ©

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