ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùAnalisi dei mercati

Listini azionari in tensione tra Ucraina e Banche centrali, i livelli da monitorare

Nell’ultima settimana flessioni generalizzate dove spicca il -2,5% di Francoforte, che risente di più della crisi russo-ucraina

di Andrea Gennai

(AdobeStock)

2' di lettura

Bilancio in rosso per le principali piazze internazionali. Nell’ultima settimana la peggiore è stata Francoforte con un calo del 2,5% mentre Milano ha ceduto circa il 2 per cento. Fanno poco meglio l’S&P 500 e l’indice Msci Emerging che lasciano sul terreno poco piu’ dell’1 per cento. In evidenza l’oro con un progresso del 3 per cento: il tema geopolitico legato alle vicende tra Russia e Ucraina è quello che tiene banco ed è destinato a far sentire i suoi effetti sui mercati. In questa fase sembrano passare in secondo piano le notizie legate alla pandemia e quelle macro. Lunedì sono comunque attesi i dati Pmi nell’area euro per misurare il termometro dell’economia mentre giovedì e venerdì sono in programma i dati relativi al Pil Usa nel quarto trimestre e il deflatore dei consumi utilizzato dalla Fed per misurare l’inflazione.

S&P 500

L'indice S&P 500 resta in tensione sotto 4.400 punti dopo aver fallito il ritorno sopra area 4.600 realizzando una sorta di doppio massimo. La prima soglia da riconquistare, per ritrovare fiducia, resta quella dei 4.545 punti e vedremo se in settimana il mercato avrà la forza di farlo. In caso di nuove discese il test resta sempre quello dei recenti minimi di 4.222, non distante dalla soglia di 4.250 punti indicata da tempo come spartiacque per una possibile inversione al ribasso.

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L'indice Vix, che misura la volatilità implicita delle opzioni legate alll'S&P 500, si mantiene sopra il primo supporto di 25 punti a conferma del maggior nervosismo che si respira sul mercato. L'indice ha chiuso la settimana a 27 punti. Resta alta l’attenzione degli operatori in questa fase. Sopra 25 il rischio di nuove discese sul mercato azionario è concreto e solo sotto il livello dei 20 punti il clima diventa pienamente sereno per l’azionario.

SP 500
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Ftse Mib

Piazza Affari continua a registrare una buona forza tra i listini del Vecchio Continente e si muove in area 26.500 punti. Continua la fase laterale anche se l’indice sta realizzando massimi discendenti e questo graficamente non è un buon segnale. Il supporto di 25.800 ha respinto recentemente ulteriori discese. Il livello di 25.800 si conferma uno dei più importanti nel breve da monitorare per eventuali peggioramenti grafici: la sua rottura potrebbe spingere le quotazioni verso area 25mila punti.

FTSE MIB
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Oro e dollaro

Il ritorno della tensioni a livello internazionale ha riportato l'oro al centro dell'attenzione, con la rottura della resistenza di 1.830 dollari, e questo nonostante il deciso rialzo dei rendimenti Usa. Le quotazioni si sono portate in area 1.900 dollari, ai massimi da giugno. Possibile un consolidamento: il trend resta molto positivo sopra 1.830. Le quotazioni restano distanti dal primo supporto di 1.770 dollari.

Il dollaro si mantiene ben intonato al rialzo. Il dollar index, che sintetizza il valore del biglietto verde verso il resto del mondo, ha chiuso la settimana in area 96 punti. Il trend resta ancora tonico. In base agli ultimi sviluppi il primo supporto importante da monitorare resta quello dei 94,5 punti: l'abbandono di questo supporto potrebbe esaurire l'ultimo impulso rialzista aprendo una fase di lateralità.

ORO
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