Lo spazio sempre più privato: arriva il turismo «fai da te»
Decolla la missione del miliardario Issacman con tre compagni di viaggio: tre giorni attorno alla Terra che aprono una nuova fase nello spazio
di Leopoldo Benacchio
3' di lettura
I miliardari sembrano aver preso gusto ai viaggetti nello spazio. Il 15 settembre, Jared Issacman, miliardario fondatore e ceo di Shift4, decollerà con tre compagni di avventura, scelti accuratamente, per un viaggio di tre giorni attorno alla Terra in orbita bassa, sui 300 chilometri.
La missione si chiama Inspiration4, è interamente pagata da Issacman, si calcola più di 40 milioni a passeggero, e sarà gestita tecnicamente da SpaceX con un razzo vettore Falcon e una capsula Crew Dragon, entrambi collaudati. Addirittura, la capsula Dragon è stata modificata, mettendo alla sommità un grande oblò, una semisfera trasparente che permetterà ai quattro fortunati temerari una visione eccezionale.
Chi pensa alla solita bravata di gente che ha tanti soldi, e anche un sogno nel cassetto, sbaglia questa volta: la missione è un importante gradino, forse è meglio dire salto, che viene superato nel campo del turismo spaziale in un'ottica di uso commerciale dello spazio.
Tutto è stato preparato come una raffinata operazione di marketing: preparazione pubblicitaria di classe, sito web molto bello e ricco, anche una serie di documentari su Netflix che accompagnano il prima, il durante e il dopo.
I quattro passeggeri, che rappresentano le virtù della filantropia odierna: leadership, speranza, generosità e prosperità, effettueranno nei tre giorni di viaggio anche una serie di esperimenti sulle reazioni del corpo umano nel volo spaziale, e questa forse la parte meno interessante, dato che da vent’anni centinaia di astronauti professionisti si sono alternati nella Stazione Spaziale Internazionale, anche per periodi molto lunghi, facendo anche questo tipo di esperimenti.
Comunque sia con questo volo, degno del primo astronauta, Yuri Gagarin, SpaceX riprende saldamente in mano anche questo comparto della New economy spaziale, facendo fare ai voli degli altri due miliardari, quello di Branson, che non è neppure arrivato alle soglie dello spazio, ovvero a 100 km dal suolo, e quello del più onesto Bezos, che invece ha superato quel limite di poco, la figura del giochino da ragazzi.
È infatti cosa ben diversa mettere in orbita per tre giorni attorno alla Terra una capsula con quattro neofiti a bordo rispetto alle azioni dimostrative degli altri due. Partiranno quindi mercoledì - l'orario preciso dipende da molti fattori del momento - dalla famosissima base di lancio 39A di Cape Canaveral, da cui partì nell'estate del 1969 la missione Apollo 11, che portò alla conquista umana della Luna.
Tutto pagato quindi da Jared Issacman, 37enne fondatore e Ceo di Shift4, sistema molto diffuso di pagamenti, con alle spalle 6mila ore di volo, ma non lo fa solo per sé: certamente spera di appagare uno dei suoi desideri da sempre, ma lo scopo è soprattutto raccogliere fondi per l’ospedale di ricerca pediatrica St. Jude, Memphis, Usa, con una lotteria per l'aggiudicazione di un posto, che ha fruttato più di 20 milioni e altre iniziative.
Interessanti i profili degli altri tre membri della missione che, pur essendo civili, hanno ricevuto un minimo di training pre-lancio. Troviamo Hayley Arceneaux, 29 anni, che sarà la prima persona ad andare nello spazio con una protesi e che fu, da bambina, una paziente oncologica dell'ospedale per cui si vogliono raccogliere fondi. Una passeggera emblematica quindi.
C'è poi Chris Sembroski, 42 anni, vincitore della lotteria indetta per raccogliere i fondi per l'ospedale e comunque ingegnere con molta esperienza nel campo. Sian Proctor, 51enne, è invece il vincitore di una gara indetta da Issacman: per partecipare occorreva mettere in piedi un sito per vendere e incassare col sistema Shift4, e la Proctor vende poster e cartoline di arte africana dedicata allo spazio. Sarà la prima persona dall'isola di Guam, nelle Marianne, a volare nello spazio, come pilota della missione.
Altro che turismo spaziale: con l'uso privato dello spazio ne vedremo delle belle, pare dirci questa missione.
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