Lo spettro «Frexit» agita i mercati: spread francese ai massimi dal 2014
di Andrea Franceschi
2' di lettura
Dopo Brexit, Trump e la vittoria del no al referendum cosituzionale in Italia l’ondata populista potrebbe travolgere anche la Francia, dove si terranno le elezioni presidenziali tra il 23 di aprile (primo turno) e il 7 di maggio (ballottaggio). Un appuntamento molto atteso e molto temuto dagli investitori, vista la crescente popolarità nell’elettorato d’oltralpe del Front National. La sua leader Marine LePen, infatti, non ha mai fatto mistero di volere l’uscita della Francia dalla moneta unica e, in una recente intervista all’agenzia Reuters, ha anche illustrato nel dettaglio il piano che, nei suoi obiettivi, dovrebbe portare Parigi a tornare al franco in soli sei mesi.
Lo spettro della «Frexit» che si materializza. Ancor più traumatico della «Brexit» perché finirebbe col far implodere la moneta unica alimentando il caos sui mercati. Un’eventualità che in ogni caso è stata finora considerata poco probabile. Soprattutto grazie allo scudo del sistema elettorale francese a doppio turno. La scommessa insomma è quella che, anche qualora il Front National dovesse affermarsi come prima forza al primo turno, gli elettori moderati di destra e di sinistra finiscano per coalizzarsi votando lo sfidante. Con ogni probabilità François Fillon, candidato del partito di destra moderata Ump che, in un’eventuale sfida a due contro Marine LePen, è dato vincente dai sondaggi.
Almeno fino ad oggi. Perché lo scandalo che ha travolto il candidato repubblicano, finito sotto inchiesta per aver contrattualizzato fittiziamente la moglie Penelope come assistente parlamentare, ne ha minato di molto la credibilità. A pochi mesi dal voto insomma lo sfidante più papabile di Marine LePen si trova di colpo indebolito e di colpo le probabilità di una vittoria della destra populista sono risalite al pari con i timori di un’uscita della Francia dall’euro.
Questo spiega la recente tensione sui titoli di Stato francesi i cui rendimenti sono risaliti di molto in questi ultimi giorni portando il differenziale di rendimento con il Bund tedesco (qui il grafico di giornata dello spread Francia Germania) a superare la soglia dei 63 punti come non accadeva da tre anni a questa parte.
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