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Lo Stato italiano in Stellantis? Per il ceo Tavares «non è necessario»

L’ad del gruppo sottolinea di poter proteggere l’Italia anche senza l’ingresso dello Stato nel libro soci.  Ma il Governo francese che doveva scendere in base agli accordi al 3,5% è invece fermo al 6%

di Marigia Mangano

Christine Feuell svela il concept del veicolo Chrysler a batteria al Consumer Electronics Show di Las Vegas (Foto EPA/CAROLINE BREHMAN)

I punti chiave

  • Tavares, ingresso Stato italiano non è necessario
  • Gli accordi di fusione
  • Il Governo francese fermo al 6,2%

2' di lettura

«Non c’è necessità che il governo italiano entri nell’azionariato diStellantis. Possiamo proteggere l’Italia senza l’ingresso nell'azionariato del governo». Nel giorno del piano industriale del quarto colosso mondiale del settore auto, il ceo Carlos Tavares affronta per la prima volta il tema dell'azionariato del gruppo da lui guidato. Un libro soci, quello di Stellantis, dove - secondo Tavares - non è necessario che faccia il suo ingresso il Governo Italiano. Soprattutto se l'obiettivo, chiarisce...

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