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Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sarà uno dei temi chiave del Festival di Trento e si affaccerà in molte sessioni in cui interverranno ministri e sottosegretari del governo Draghi, rappresentanti della commissione Ue, esperti, professori.
Ma Il Sole 24 Ore - fin dal primo minuto attento alle dinamiche del Piano con il suo Osservatorio Pnrr, lanciato nel dicembre scorso - non poteva non dedicare alcune sessioni specifiche del Festival di Trento al Pnrr: in tutto sono sei e sonderanno in lungo e in largo lo stato di attuazione del Piano.
Tre le sfide che il Piano deve vincere in questo 2022: portare a compimento le principali riforme come quelle della concorrenza, degli appalti e della delega fiscale; centrare i cento target e i milestones fissati dall’Unione europea per giugno e dicembre 2022; avviare in modo robusto la spesa per investimenti che prevede quest’anno un obiettivo complessivo di 27,5 miliardi, spalmati su 167 progetti.
I dibattiti programmati aiuteranno a capire a che punto siamo, ma anche se siano necessarie correzioni in corsa, «piani B» alla luce soprattutto del conflitto ucraino, per uno strumento che dovrebbe garantire al meglio una ripresa degli investimenti, un accrescimento congiunturale e strutturale del Pil, una ripresa della produttività e il successo in partite chiave come quelle della digitalizzazione del Paese e dell’economia, della transizione ecologica, del superamento del gap infrastrutturale, della riforma della scuola, dell’università e del sistema di formazione, dell’inclusione sociale, del riscatto del Mezzogiorno, della nuova sanità territoriale. Partite da cui dipende il futuro dell’Italia e degli italiani. Di seguito le sessioni specifiche previste per il Pnrr.
MACROECONOMIA
Economisti e Ue: sfida
da vincere per il Paese
L’analisi della grande scommessa sul Pnrr nella prospettiva accademica e della Commissione europea. Un dibattito con Alessandro Giordani, responsabile dell’ufficio a Bruxelles per le reti di comunicazione e informazione negli Stati membri, Gloria Bartoli, economista e docente alla Luiss, e Luigi Paganetto, professore emerito di Economia Politica all’ateneo di Tor Vergata a Roma.
Il Piano italiano di ripresa e resilienza, una sfida da vincere
Giovedì 2 giugno
MEZZOGIORNO
Il Sud obiettivo di crescita e banco di prova
Il rilancio del Mezzogiorno è una delle grandi sfide del Pnrr, ma al tempo stesso è il Piano nazionale di ripresa e resilienza che sarà messo alla prova delle condizioni problematiche e contraddittorie del Sud d’Italia. Sul tema si confrontano Antonio Accetturo, capo della divisione Analisi e ricerca economica territoriale della filiale di Trento, Banca d’Italia, Luca Bianchi, direttore generale Svimez, Claudio De Vincenti, presidente onorario della Fondazione Merita-Meridione Italia, Anna Giunta, docente all’università Roma Tre, e l’imprenditore Marco Zigon.
L’economia del Mezzogiorno all’appuntamento con il Pnrr
Venerdì 3 giugno
L’evoluzione del conflitto Russia-Ucraina
Lo scontro bellico tra Mosca e Kiev sta influenzando le prospettive della nostra ec0nomia, imponendo ulteriori riflessioni sul processo di transizione energetica. Maria Latella, giornalista Sky TG24 e Radio 24-IlSole24Ore, dialoga di questi scenari con il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani
Pnrr, guerra in Ucraina e transizione energetica
Venerdì 3 giugno
BILANCIO
Risultati raggiunti e nodi da sciogliere
Una sessione sarà dedicata allo stato di attuazione del Pnrr, tema su cui Il Sole 24 Ore è impegnato con il suo Osservatorio Pnrr. Giorgio Santilli, caporedattore del Sole 24 Ore, intervisterà il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, e condurrà il dibattito con Gabriele Giudice in rappresentanza della commissione Ue, Antonio D’Amato, presidente della Fondazione Mezzogiorno, Giovanna Della Posta, amministratore delegato di Invimit Sgr, Andrea Falleni, amministratore delegato di Capgemini Italia & GSO Capgemini South and Central Europe, Luigi Ferraris, amministratore delegato del gruppo FS Italiane, Gabriele Giudice, vicedirettore Affari economici e finanziari della Commissione europea, Nicoletta Parisi, docente all’università Cattolica del Sacro Cuore, Marco Venturelli, segretario generale Confcooperative, Stefano Stoppani, country manager Visa, Roberto Garofoli, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, che farà l’intervento conclusivo, illustrando i dati del governo sullo stato di attuazione del Piano.
Osservatorio sul Pnrr: obiettivi raggiunti e criticità
Sabato 4 giugno
L’OPPORTUNITÀ
Una transizione da non mancare
La transizione energetica e non solo è per la Ue e per l’Italia la priorità del Pnrr, con una quota del 37% di investimenti destinata alla Missione 2. Il Piano è un’occasione da non mancare, un passaggio inedito da non sprecare per imporre una svolta all’economia, al bilancio energetico, al modo di produrre, per sostenere gli inevitabili costi di questa trasformazione. Ma il Piano è all’altezza? Ne discutono Franco Bernabè, presidente di Acciaierie d'Italia, Vera Fiorani, amministratrice delegata e direttrice generale di Rfi-Rete ferroviaria italiana, Maria Cecilia Guerra, sottosegretario al Mef-Ministero dell’Economia e delle Finanze, Luigi Paganetto, università di Roma Tor Vergata, Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia.
Costi e opportunità
della transizione:
come non sprecare il Pnrr
Sabato 4 giugno
TLC- Tecnologie di nuova generazione
Il Pnrr è una sfida per le grandi imprese high tech, in particolare quelle di telecomunicazioni in prima linea nelle scommesse digitali, cyber, di sviluppo e ammodernamento di reti e servizi in una prospettiva globalizzata. Ne parla Pietro Labriola, amministratore delegato e direttore generale di Tim, in un dialogo con Marigia Mangano, giornalista de Il Sole 24 Ore
Pnrr e tecnologie di nuova generazione: il ruolo delle TLC per l’economia del futuro
Domenica 5 giugno
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