Il programma anti contante

Lo stop al Cashback diventa un caso nella maggioranza. M5s: il Governo ci ripensi

La decisione è diventata un caso politico nella maggioranza. A favore sono infatti i partiti del centrodestra, a cominciare da Fdi. Contro la sospensione, oltre al M5s, anche il Pd

Cashback, fase sperimentale chiusa con 222 mln di rimborsi

3' di lettura

La scelta del presidente del Consiglio Mario Draghi di congelare il programma Cashback non è decisamente piaciuta ai Cinque Stelle. La decisione è diventata un caso politico nella maggioranza. A favore sono infatti i partiti del centrodestra, a cominciare da Fdi. Contro la sospensione, oltre al M5s, anche il Pd.

Patuanelli, la sospensione del cashback è un errore, spero in ripensamento

Il giorno dopo la cabina di regia tra il premier e i capidelegazione delle forze politiche di maggioranza, il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, che a quell’incontro ha partecipato in rappresentanza di M5s (e per questo è finito sul banco degli imputati, criticato dai componenti del suo stesso partito), ha messo in evidenza che «la sospensione del cashback è un errore, l’ho detto e ripetuto ieri in cabina di regia. Mi auguro - ha detto a margine del Consiglio europeo di Lussemburgo - si possa tornare indietro su questa decisione».

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Dadone, in Cdm chiederemo i motivi

Una posizione analoga è stata espressa da un’altra rappresentante Cinque Stelle nell’esecutivo, la responsabile delle Politiche giovanili Fabiana Dadone. «Un errore la sospensione del cashback che come strumento di incentivo all’utilizzo di pagamenti elettronici e lotta all’evasione è stato perfetto - ha detto -. Chiederemo in Consiglio dei Ministri (la riunione del Governo che dovrebbe dare il via libera al nuovo decreto legge su lavoro e fisco è attesa per domani, 30 giugno, in Cdm, ndr) i motivi di questa decisione».

La difesa a tutto campo del programma da parte dei Cinque Stelle

I Cinque Stelle hanno difeso questo programma per incentivare l’uso di carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app di pagamento. Lo hanno fatto anche perché è stata una delle principali misure dell’esecutivo precedente, quello trainato da M5s e Pd, il Conte due. Congelare o cancellare questo programma significa formalmente sconfessare un aspetto della strategia di lotta all’evasione fiscale messa in campo dal Conte due. Già prima che Draghi decidesse di congelare il programma, bloccandolo di fatto al primo semestre 2021, M5s aveva cercato di respingere il pressing, promosso soprattutto dal centrodestra (e da Fratelli d’Italia in particolare), per convertire i circa tre miliardi destinati a coprire l’operazione al sostegno di tutte le attività colpite dalla crisi economica scaturita dal Covid-19. Ora però Draghi, fin dall’inizio non del tutto convinto del programma anti contante, ha deciso di congelarlo.

M5S: sospensione grave errore, programma funziona

Di qui la posizione espressa dai portavoce del Movimento 5 Stelle in Commissione Finanze alla Camera. «La sospensione del meccanismo del cashback è un grave errore. Ha stimolato l'uso dell'app Io, incentivando la digitalizzazione, e ha permesso a oltre 6 milioni di italiani di ricevere fino a 150 euro come bonus per i pagamenti elettronici realizzati. L'incentivo ha avuto un enorme riscontro, soprattutto tra i giovani ed è una misura che si ripaga da sola. I dati sui consumi avrebbero raggiunto i 14 miliardi entro fine 2022 con 2,5 miliardi di nuove entrate per lo Stato e senza introdurre nessuna nuova tassa».

Di Battista: M5S non tocca palla e giura amore eterno a Draghi

La decisione impatta anche sui (precari) equilibri interni al MoVimento, con l’area contraria ad appoggiare l’esecutivo Draghi a mettere in evidenza che un altro cavallo di battaglia è venuto meno, cancellato dalle priorità delle larghe intese. «Mesi fa Conte, giustamente, lanciava il cashback, una misura da lui descritta come “il primo passo verso la digitalizzazione del Paese nei pagamenti” - ha scritto su Facebook l’ex deputato M5S, Alessandro Di Battista. - Era una buona misura. Sì era, perché il governo dei migliori, quello dove cit. “entriamo per controllare” l’ha appena cancellata. Il cashback aveva tre obiettivi: rilanciare un minimo i consumi, combattere l’evasione e spingere ad effettuare acquisti “fisici” in negozi, mercati, supermercati etc. Il cashback, infatti, non funzionava per gli acquisti online». «Gongola la Lega - ha continuato - , partito che non ha mai fatto della lotta all’evasione la sua ragion di vita e gongolano tutti quelli che mesi fa hanno attaccato questa semplice misura di buon senso a sostegno, soprattutto, della classe media. Il tutto mentre più o meno tutti i dirigenti del Movimento giurano amore eterno a Mario Draghi. Rallegramenti».

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