Scienze della vita

Lombardia, un hub a sostegno della formazione dei tecnici

di Enrico Netti

Nardiello: «Gli Its costruiscono le competenze dei giovani in linea col mercato del lavoro»

3' di lettura

«Dal 2011 sono stati diplomati 365 studenti ed entro il prossimo ottobre saranno oltre 500 i diplomati dell’Istituto tecnico superiore per le nuove tecnologie della vita della Lombardia» sottolinea Giuseppe Nardiello, presidente della Fondazione Istituto tecnico superiore per le nuove tecnologie della vita della Lombardia, con sedi a Bergamo, Lainate e Crema, che forma nuove generazioni di tecnici in biotecnologie, chimica, farmaceutica, dispositivi biomedicali, cosmetica e sostenibilità ambientale. L’Its si posiziona anche «come un hub che promuove innovazione e trasferimento tecnologico alle imprese del network e le sostiene in questo processo» aggiunge il presidente della Fondazione.

Un altro punto chiave dell’Its è l’attività di formazione continua per le imprese e il loro personale. «L’Istituto diventa così un capocordata tra aule di didattica e aziende con contatti con il mondo delle imprese e della ricerca» continua Nardiello.

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L’Its per le nuove tecnologie della vita della Lombardia è operativo dal 2010, periodo in cui il Miur con le Regioni hanno avviato la costituzione di questi istituti che formano “super tecnici” per rispondere alle esigenze di professionalità delle imprese creando così un ponte tra mondo dell’istruzione e del lavoro sul modello tedesco. Si fa leva su una forte integrazione del processo formativo con le aziende, formula che si è rivelata subito vincente perché la formazione deve rispondere alle necessità delle imprese e grazie a questo al termine del percorso biennale gli studenti trovano subito lavoro. «L’80% al momento dell’esame e per gli altri si arriva alla piena occupazione dopo qualche mese» specifica Nardiello.

La sinergia tra Its e distretti industriali permette la creazione di percorsi didattici che nascono solo se ci sono imprese interessate ad assumere gli studenti. «Spesso le aziende stesse finanziano questi percorsi perché avvertono la necessità di formare nuove leve sostenendo direttamente questo costo per preparare le figure da assumere» dice il presidente della Fondazione Its. È quanto accaduto nel distretto della gomma del Sebino che conta circa 250 imprese con 8mila addetti e un giro d’affari di oltre due miliardi. «Il turnover annuo è di oltre cento addetti e gli imprenditori si sono rivolti al mio Istituto per formare le figure tecniche in grado di lavorare nelle loro aziende: ogni anno formiamo una ventina di studenti».

Livio Beghini, presidente di Assogomma, segnala «senza di loro non avremmo i tecnici adatti e lo sviluppo del primo corso è frutto della partnership tra l’Associazione dei produttori di guarnizione del Sebino, volàno per avviare la realizzazione di percorsi sugli elastomeri». In qualità di managing director della Datwyler pharma packaging Italy Beghini collabora a un corso in Its in cui i tecnici della multinazionale si trasformano in docenti. Al termine delle lezioni in aula e laboratorio gli studenti vanno in azienda per un semestre di tirocinio.

Fruttuosa anche la partnership tra Its e le realtà del distretto della cosmetica, il quadrilatero tra Crema, Milano, Agrate Brianza e Bergamo. Qui, con la collaborazione della Camera di commercio di Cremona, Cosmetica Italia e altri stakeholder del territorio, è nato un percorso formativo per creare un “tecnico superiore” per le produzioni cosmetiche. La prima edizione del corso è stata finanziata dagli stakeholder, segno di una forte integrazione tra aziende e Its.

Da non dimenticare che il premier Draghi, in occasione del suo primo discorso al Senato ha messo in risalto l’importanza degli Its e la necessità di investire in istruzione tecnica.

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