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Lombardia, al via i bandi: fondi Ue per 300 milioni

Dopo anni di preparazione, partono i primi bandi della Regione finanziati con il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) e con il Fondo sociale europeo plus (Fse+). Oltre 300 milioni di euro da qui a inizio gennaio

di Giuseppe Chiellino

II finanziamenti. In palio anche le risorse da destinare all'innovazione

3' di lettura

Entra nel vivo la fase attuativa per la spesa dei fondi europei della programmazione 2021-2027 in Lombardia. Dopo anni di preparazione, partono i primi bandi della Regione finanziati con il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) e con il Fondo sociale europeo plus (Fse+). Oltre 300 milioni di euro da qui a inizio gennaio, a partire da lunedì 12 dicembre, con due bandi Fse+: formazione continua 2023-2024 (30 milioni) e dote formazione per l’apprendistato (21,6 milioni).

Nel primo caso l’obiettivo è il miglioramento delle competenze dei lavoratori con voucher aziendali per corsi di formazione continua. Sono ammesse imprese iscritte alla Camera di commercio, imprese familiari, enti del Terzo settore, associazioni riconosciute e fondazioni. Ammessi anche cooperative e liberi professionisti. Con procedura “a sportello”, l’impresa ottiene un contributo fino a 2mila euro all’anno per ogni lavoratore, fino a un massimo di 50mila euro all’anno. Sempre il 12 si apre il bando Apprendistato di primo e terzo livello per l’anno formativo 2022-2023, per l’accompagnamento al lavoro e la formazione dei giovani. È rivolto a istituzioni formative accreditate, istituzioni scolastiche, centri provinciali per l’istruzione degli adulti, Its e anche associazioni temporanee di scopo in cui siano coinvolte anche le università. Il finanziamento è di 21,6 milioni di euro, di cui 17,5 assicurati dal Pnrr. Il bando si chiude il 31 agosto.

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Competenze e apprendistato

Martedì 13 dicembre parte Formare per assumere, il bando da 25 milioni di euro, finanziato dal Fse+, per i datori di lavoro che assumono disoccupati e attuano un percorso di formazione per colmare il gap di competenze in ingresso. Al voucher formativo fino a 3mila euro, si aggiunge il bonus occupazionale da 4mila euro per gli uomini fino a 54 anni, a 8mila per le donne da 55 anni in poi. Per i contratti di apprendistato, il bonus va da 1500 euro (uomini fino a 29 anni) a 7mila per le donne da 30 anni in su. Ulteriori mille euro si aggiungono se ad assumere è un'impresa con meno di 50 dipendenti.

Milano-Cortina e internazionalizzazione

Se per il Fse+ c’era già stato qualche avviso subito dopo l’estate, in continuità con la programmazione 2014-2020, il programma Fesr Lombardia 21-27 è al debutto. I primi due bandi attuativi saranno pubblicati entro fine anno e finanziano investimenti per l’internazionalizzazione (7 milioni) e per l’adeguamento delle strutture ricettive in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026, a cui sono destinati 30 milioni per rafforzare la competitività delle strutture alberghiere e non.

Sempre con il Fesr, viene finanziato con 30 milioni un bando per l’attrazione degli investimenti esteri e lo sviluppo di quelli esistenti nelle Pmi e nelle MidCap. Gli investimenti devono essere correlati all’avvio di uno stabilimento produttivo in una nuova sede operativa o all’ampliamento di uno sito già operativo.

Flessibilità, innovazione green e resilienza delle Pmi

Altri 115 milioni sono destinati a Pmi e imprese a media capitalizzazione per rafforzare la flessibilità produttiva e organizzativa, la crescita dimensionale e il potenziamento della resilienza agli shock, con particolare riferimento al ricorso alle tecnologie digitali. Per sostenere l’innovazione green e digitale, le imprese potranno ricorrere a voucher formativi aziendali per i propri dipendenti, per complessivi 5 milioni di euro. Con 65 milioni, la Regione punta inoltre all’efficientamento energetico degli impianti produttivi, per ridurre l’impatto ambientale. Subito dopo la pausa natalizia, sarà aperto anche il primo bando attuativo Ricerca & Innova che, con uno stanziamento iniziale di 27,3 milioni di euro, darà sostegno (fondo perduto più finanziamento agevolato a tasso zero) alle Pmi per investimenti in ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione di processo, anche digitale. Nel corso del 2023 arriveranno altri bandi “pesanti”, in particolare il bando scuole da 142 milioni di euro per la riqualificazione energetica ed edilizia degli edifici scolastici lombardi.

Le criticità della Lombardia

Le nuove iniziative sono state illustrate nei giorni scorsi dalle autorità di gestione dei due programmi, Brunella Reverberi per il Fse+, e Dario Sciunnach per il Fesr. Presenti anche il presidente della Regione, Attilio Fontana, e i rappresentati della Commissione Ue, Adelina Dos Reis (Dg Occupazione) e Nicola De Michelis. Quest’ultimo, in particolare, ha ricordato che la Lombardia può contare su una dote raddoppiata rispetto al 2014-2020, superiore a 3 miliardi di euro ed è stata tra le prime a presentare i programmi. «Ma ciò non è un merito: arrivano più risorse perché negli ultimi 20 anni la Lombardia ha perso posizioni in quasi tutti gli indicatori rispetto alle altre regioni Ue». Tre le “criticità” indicate da De Michelis e su cui Bruxelles «sarà estremamente vigile: la questione energetica, che è centrale e perciò i bandi devono partire subito; la politica industriale, su cui bisogna superare l'inerzia di politiche non selettive; il coordinamento con il Pnrr, un nodo da presidiare con molta attenzione».

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