London calling: Oriente, gin e gusto vintage i nuovi lussi nella metropoli
Nonostante Brexit Londra continua a proporre formule rinnovate per ospitare e attrarre i turisti. Ecco le ultime tendenze
di Stefano Salis
3' di lettura
Sì, è tempo di Brexit (il 31 gennaio Il Regno Unito lascerà l’Ue), ma certamente Londra non si fa turbare poi troppo per proporre soluzioni che hanno a che fare con il suo essere stata capitale di un impero che non conosceva confini. La sua aurea di internazionalità riconosciuta e il saper offrire esperienze che interpretano al meglio la richiesta di nuove qualità, magari con un occhio al vintage, sono il tesoretto di una capitale che avrà un futuro ancora da scrivere, ma che nel frattempo persegue la sua strada verso l’innovazione.
Stile giapponese per il nuovo 5 stelle minimalista
Non è un caso, per esempio, che la scena dell'hotellerie abbia visto aperture di brand che meritano un'attenzione particolare e che aspirano, nel 2020, ad essere di tendenza.
È il caso, per esempio, del Prince Akatoki, prima mossa di un gruppo giapponese in vista di espandersi nelle città più note del mondo. Non si poteva partire che dal centro di Londra. Vicino al Marbel Arch al posto di un hotel che si chiamava The Arch, british vecchio stile, ora c’è il Prince Akatoki London, 5 stelle, che cerca di fornire nuove chiavi allo stare in città con un lusso affidabile. Akatoki, in giapponese antico, è il “sorgere del sole”: l'idea che viene perseguita qui è quella di una “rinascita” quotidiana all'insegna del relax, del ringiovanimento, della coolness. Prince Akatoki cerca di fondere l'ospitalità giapponese con la cultura orientale rivista con cardini occidentali riuscendo a trasformare una stanza a livello sottostrada, da un brutto basement, a una suite con minigiardino e luce naturale, arredamento di sapore finnico-giapponese, (letti comodi, kimono in dotazione, bagni spaziosi), e servizio impeccabile. Il ristorante a livello strada, TOKii, ha interior minimalisti forse per concentrarsi sulla qualità del cibo, che va ancora migliorato, al contrario del bar che offre una collezione di whisky giapponesi (tra i migliori in circolazione, al di fuori della Scozia) e un'incredibile varietà di sake.
Gin e vintage abbinamento very british
E la qualità del bere è quello che caratterizza una vera e propria istituzione di Portobello Road. Parliamo del Ginstitute, il luogo dove prenotarsi per una masterclass sul gin: conoscere le piante, capire come funziona la distillazione, creare un gin di propria invenzione e berlo in compagnia, scambiando ricette con i compagni di classe. Tutto sotto il controllo vigile di chi il gin non solo lo conosce bene, ma lo produce industrialmente. Ovviamente avrete a disposizione anche un pub (The Distillery), un bar dedicato solo al gin (il Gin Tonica) ma anche delle stanze dove fermarvi a dormire dopo l'esperienza. Si tratta di poche stanza dal gusto squisitamente vintage. Arredi, immagini, con tanto di giradischi ed Lp in dotazione in una atmosfera elegante e soft.
Il club inglese che si trasforma in hotel aperto
La stessa che proverete alla Soho House, una catena alberghiera e gruppo di club per privati originariamente rivolta a coloro che si occupano di arte e media, che si è ampliata alla categoria dei turisti del lusso. La posizione originaria era al 40 Greek Street a Soho, appunto. Oggi il gruppo hotel sparsi in tutto il mondo e nel 2021 aprirà due sedi italiane. Per il fondatore, Nick Jones, le regole erano quelle di stare come a casa per un ristretto numero di persone. Il concetto si è evoluto, oggi non bisogna essere membri per accedere a questo nuvo concept di hotel anche se per i membri ci sono tutta una serie facilitazioni e plus. La Soho House Redchurch, nella zona Est di Londra, ha 37 stanze con design e arredamento ispirato dagli anni 50-70. Ogni minimo dettaglio è stato studiato e preparato: alle 18 vi arriverà in stanza il ghiaccio: i cocktail sono in frigo. Dalla radio ai lampadari, dai prodotti del bagno al tappeto, poi, è tutto acquistabile sul sito Soho Home.
Il grattacielo in periferia ma che potrebbe diventare il nuovo centro
Se siete ancora a caccia di novità, poi, ha appena aperto The Stratford, un hotel con interior design di gusto danese, disegnato da Space Copenhagen, a East Bank, zona tecnicamente “fuori mano” rispetto al centro, ma ultimamente rilanciata. Il grattacielo The Statford ha 42 piani con 248 appartamenti e loft, un hotel di design con 145 camere, ristoranti, bar, un club e tre terrazze. I primi 7 piani sono quelli dell'hotel: potrebbe essere uno dei posti iconici del futuro di Londra.
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