Rete 5G, Londra ammette Huawei ma con pesanti restrizioni
La società cinese potrà fornire parti non “core” del network e comunque non dovrà superare il 35 per cento di quota di mercato

La società cinese potrà fornire parti non “core” del network e comunque non dovrà superare il 35 per cento di quota di mercato
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Huawei ammessa in Gran Bretagna ma con forti restrizioni: non potrà entrare nella parte “core” del 5G né accedere ai dati sensibili come quelli di siti militari e centrali nucleari. Anche nella parte non “core” a Huawei viene concesso dal Consiglio per la sicurezza nazionale di operare senza a patto di non superare il 35% di quota di mercato. La decisione non fa piacere a Washington che all’alleato britannico aveva chiesto la totale eslcusione della società cinese.
Un’alleanza a cinque
In una concessione alle richieste della Casa Bianca, Londra entrerà a far parte della “Five Eyes Alliance” composta da Stati Uniti, Australia, Canada e Nuova Zelanda per sviluppare un sistema alternativo di forniture di tlc per le reti 5G.
Test per il Governo di Johnson
Il primo ministro Boris Johnson è stato a lungo sotto pressione da parte del Governo statunitense e anche di alcuni componenti del partito Tory che hanno chiesto di bloccare totalmente l’accesso alla rete 5G da parte del gigante cinese delle tlc per ragioni di sicurezza nazionale. Pechino, tuttavia, aveva ammonito Londra sul rischio di conseguenze importanti sul commercio e i piani di investimento cinesi in Gran Bretagna qualora Huawei fosse stata esclusa.
Per approfondire:
● Trump e il pericolo Huawei: tutti i paesi pro e contro il 5G cinese
● Huawei, azione legale contro gli Usa per il divieto di acquisto di apparati con fondi federali
● Arriva il vero 5G: copertura, smartphone e offerte
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