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Look radioso e naturale protagonista sulle passerelle di Milano e Parigi

I trend di make-up e acconciature dalle sfilate per la prossima primavera-estate

di Monica Melotti

(ANSA)

6' di lettura

Finita la Milano Fashion Week per la Primavera-Estate 2024, si vola subito a Parigi dove le sfilate termineranno il 3 ottobre. Molte le similitudini nel make up. Sia a Milano che a Parigi è stato il trionfo del look radioso, una luminosità molto naturale, ma esaltata da dettagli. «Archiviati le ciprie e i contouring, la pelle riflette una luce naturale, un glow non eccessivo ma che diventa espressione di una pelle sana - dice Michele Magnani, global senior artist di Mac Cosmetics -. Anche il make up ha seguito questa scia, non ci sono stati eccessi, gli occhi illuminati da eye liner leggeri o da gocce di gloss, sulle palpebre i colori della terra, nuance calde, le labbra nude o glossate, archiviati i rossetti mat. Potremmo dire la volontà di essere in armonia con la terra, con la natura, un modo per ribadire l’importanza del rispetto dell’ambiente anche nella scelta dei colori. Il make up nude non è facile da realizzare perché è molto curato nei dettagli, ma come effetto si può replicare facilmente, anche da persone non esperte. In pratica ognuno può essere trendy e sfoggiare un trucco semplice senza sovrastrutture e sublimare la propria pelle con dei punti luce soft».

Un messaggio incisivo e di rottura a Milano è arrivato dalla stilista Avavav, un brand di lusso basato sull’ironia e sulla sostenibilità. Le modelle hanno sfilato con un trucco sapientemente sfatto, distrutto dalle lacrime, con il mascara che colava. Il messaggio? In un mondo che va veloce dove tutto deve funzionare, è giusto mostrare le proprie debolezze e fragilità. Una sorta di pianto liberatorio in tutti i sensi perché in fondo noi siamo degli esseri essere umani imperfetti.

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Make-up radiosi con eyeliner leggeri

Make-up versatili che trasmettono una bellezza autentica attraverso la rivincita del trucco naturale con una pelle glow esaltata da eyeliner leggeri, declinati in vari colori. Li abbiamo visti a Milano da Dolce&Gabbana, un make up nude, con un gioco di luci e ombre per rendere la pelle uniforme, ma alcune modelle avevano gli occhi sottolineati da un eyeliner nero con la punta leggermente all’insù. Da Jil Sander una linea di eyeliner molto netta, non solo il classico nero ma anche un rosso incisivo che sottolinea l’angolo esterno dell’occhio. Smokey eyes colorati anche da Antonio Marras, che guarda agli anni ’60 scegliendo un intenso turchese, applicato a “piene mani”, talvolta su tutta la palpebra, incorniciato da ciglia alla Twiggy. Etro opta per un blu intenso che incornicia l’occhio con linee spesse sulla palpebra superiore e inferiore. Lo stesso fa a Parigi, Pierre Cardin, con il colore blu, in una sfilata dal sapore cosmico.

A Parigi trionfa il no make up sulla passerelle di: Paco Rabanne Marni, Dries Van Noten, Cecilie Bahnsen, Chloé. Intercettati anche smokey eye leggeri nei toni della terra da Givenchy, mentre da Dior lo smokey eye diventa più intenso, giocato sui toni del nero. Lo ha proposto anche Tom Ford a Milano, il trucco è un gotico lussuoso, un make up notturno, con un eyeliner nero e prepotente, mescolato all’antracite con una spolverata di glitter per dare luce allo sguardo. Stesso fil rouge da Iceberg, l’eye look è drammatico e intenso, in stile cut crease abbinato a labbra glossate ad effetto cristallo. Colorblock nei toni dell’arancione da Prada, talvolta abbinato alle nuance marroni secondo la carnagione delle modelle. Per i 40 anni di Moschino, il make up artist Kabuki di Mac Cosmetics ha creato tre beauty look, di cui uno richiama gli anni 50 con il winged eye ispirato a Audrey Hepburn, un vero e proprio sguardo da cigno.

Labbra naturali e glass skin illuminata da blush rosati

Il viso luminoso diventa una sorta di “glass skin”, quasi cristallizzata. L’abbiamo intercettata da Prada, gli zigomi appaiono quasi bagnati, esaltati da tocchi di gloss, mentre le labbra hanno sfumature rosa glossate. Glass skin anche da Fendi, la pelle è quasi bagnata e da Onitsuka Tiger la glass skin diafana viene enfatizzata da gloss leggeri picchiettati sulla fronte, zigomi e palpebra. Anche Versace, a sorpresa lascia il sexy mood per un make up stile bon ton, le labbra sono naturali con un velo di gloss picchiettato. Unica nota di colore il cut crease declinato nei colori pastello della collezione: verde menta, rosa, azzurro, incorniciato da ciglia alla Twiggy. Il make up di Emporio Armani punta sul rosa. L’effetto bonne mine è dato dagli zigomi sottolineati dal blush rosato, le labbra sono rosate e leggermente glossate. Continua il fil rouge da Armani, gli occhi sono incorniciati da pigmenti vibranti nei toni del viola e del bianco luminoso, mentre le ciglia extralong sono nero corvino. Ma alcuni stilisti hanno portato in passerella il rossetto rosso, che resta sempre un grande classico. È stata la scelta di Gucci, la prima sfilata del nuovo direttore creativo Sabato De Sarno. I beauty look sono molto naturali, unico dettaglio è il rossetto rosso, vinilico, proprio come i capi in pelle della nuova collezione. Anche a Parigi, Peter Philips, direttore della creazione e dell’immagine del make-up di Christian Dior, ha dato spazio a labbra malva, quasi gotiche, più scure al centro su un incarnato impeccabile ed uniforme, ma trovano spazio anche labbra naturali, talvolta schiarite da confondersi con l’incarnato. Rossetti rosso fuoco che si alternato a nuance chiare anche da Yves Saint Laurent.

Ritornando a Milano ritroviamo le labbra rosse da Tod’s su un make up naturale. Max Mara guarda al fascino ricercato degli anni 30: le labbra sono protagoniste, con nuance iconiche che vanno dal rosso borgogna al mattone. Gli zigomi sono esaltati da tocchi di blush, mentre gli occhi illuminati da un gloss trasparente. Labbra corallo chiaro da Missoni, mentre da Roberto Cavalli diventano leggermente rosate, unica nota di colore su make up totalmente nude privo anche del mascara. Il beauty look di Luisa Beccaria, invece, celebra il rapporto con la natura, le modelle sembrano quasi degli elfi del bosco, sulle guance delle sfumature rosate intense, mentre le palpebre sono ravvivate da un ombretto oro miscelato con dei glitter.

Hairdo

Hair look in linea con il make up, nessuna stranezza, nessun capello fuori posto. I codici sono la sobrietà e l’autenticità. Le chiome lunghe hanno fatto la parte del leone, le abbiamo viste a Milano da Ferragamo, Tom Ford, Roberto Cavalli, Etro. A Parigi da Chloé, Givenchy, da Isabelle Marant lunghi e mossi e da Cecilie Bahnsen legati in una coda. A Milano Pierpaolo Lari, lead hair stylist ghd, per Ferragamo ha guardato agli anni 60 dove le chiome sono completamente tirate indietro, lasciate libere nella lunghezza, con un’onda leggera come se fossero mosse dal vento. I capelli lunghi diventano lucidi da Philosophy, il team Wella Professional ha realizzato un look prezioso con una particolarità: la riga centrale o di lato profonda serve per dare più movimento ai capelli. La normalità di Gucci passa anche dagli hairlook: protagonista la riga laterale o centrale che dona movimento ai capelli da lunghi a medi. Gran ritorno anche dei cerchietti, mollettine, fermagli e fiocchi, e a sorpresa anche delle velette. Intercettati da Versace, i cerchietti e le mollette diventano bon ton e si ispirano agli anni 60, si aggiunge il fermaglio a bacchetta che trattiene la mezza coda, tutti declinati nei toni pastello.

A Parigi tutte le modelle di Givenchy hanno indossato un cerchietto semplice stile bon ton intrecciato in velluto che lascia la fronte scoperta, alcune hanno sfoggiato una frangetta molto corta la cosiddetta Baby bang, che conferisce un’aria sbarazzina e raffinata al tempo stesso. Dettagli luminosi sia a Parigi sia a Milano: Paco Rabanne ha usato un copricapo arabeggiante con maxi paillettes a pastiglia, di maglia metallica, mentre a Milano, Fendi ha scelto un dettaglio luminoso silver che ripercorre la riga centrale su una coda pulita, ricordando il tradizionale accessorio indiano Matha patti. Da Prada vanno in scena le fasce décor, un omaggio agli anni 80. Le fasce nascondono interamente i capelli lasciando intravedere i ciuffi frontali e i baby hair. Lo stesso a Parigi nella sfilata di Mame Kurogouchi. Baby hair da Moschino, l’hair stylist Jimmy Paul ha realizzato acconciature lisce o con le onde, ma tutti gli hairdo hanno una ciocca arricciata. Ricciolo baby hair anche a Parigi da Dries Van Noten.

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