Lottomatica tra i contribuenti top con 3,8 mld. L'Ad Cairoli: «Pronti a confronto aperto con Governo»
di Marco Mobili
4' di lettura
Lottomatica è tra i primi contribuenti italiani se non forse il primo. L'utile erariale generato dalle attività di gioco gestite da uno dei top leader dei concessionari italiani del gaming nel 2017 ha toccato i 3,8 miliardi di euro su un totale di 10,3 miliardi incassati dall'Erario, pari a circa il 37% del totale delle entrate generate dal gioco legale in Italia. A ricordarlo è stato il presidente e amministratore delegato di Lottomatica Fabio Cairoli nel presentare i dati del “Rapporto di comunità 2017” della holding. Giorni non facili per il settore al centro della nuova crociata anti-gioco che ormai va oltre la sola compagine di Governo. La stretta sulla pubblicità diretta e indiretta di tutti i prodotti legati al gioco (si salva solo la Lotteria della Befana) registra giorno dopo giorno ampi consensi tra le forze politiche, le associazioni e la società civile.
Nonostante questo, però, Cairoli si è detto pronto a un confronto con l'amministrazione e il Governo ricordando che «il proibizionismo nel gioco, così come in altri settori, ha come unico effetto diretto il rifiorire del settore in terreni occulti e spesso illegali». E su cosa dirsi a un ipotetico tavolo di confronto il numero uno di Lottomatica ha già le idee chiare: «Siamo pronti a ridurre l'offerta e a incentivare nuove tecnologie di gioco più gestibile e controllabile». Il tutto nella piena consapevolezza, però, che quando nel 2022 arriveranno a scadenza gran parte delle attuali concessioni, secondo Cairoli, ogni azienda deciderà di partecipare o meno alle nuove gare nella consapevolezza che il valore degli asset sarà necessariamente rivisto al ribasso.
Il bilancio di comunità
Non c'è solito l'utile erariale nel bilancio di comunità di Lottomatica. I fornitori sono stati oltre 2.400, pari al 95% del totale dei fornitori italiani, «a dimostrazione della fiducia e del forte legame di Lottomatica con il territorio», ha detto Cairoli. A questi sono stati pagati oltre 420 milioni di euro per beni e servizi. La rete gestita dalla Holding conta punti vendita attivi pari a 91.746. Ai punti vendita, inoltre, è stato dedicato un processo di formazione sia in ottica di un rafforzamento dell'identità corporate Lottomatica, sia in ottica di Gioco Responsabile. Il 2017 è stato anche a saldo positivo con l'occupazione facendo registrare 19 nuovi ingressi che hanno portato il totale del personale assunto a 1.753 unità.
Gioco Responsabile e tutela del cliente
Cairoli non ci sta a essere rappresentato come un “nemico” della società e ha sottolineato a più riprese che la tutela e la salute del cliente sono al centro del progetto di Lottomatica. A marzo 2017 è stata infatti rinnovata la certificazione internazionale di conformità per tutti i portali di gioco rilasciata da “G4 - Global Gambling Guidance Group”. Le certificazioni confermano il riconoscimento di un impegno per la tutela dei giocatori e la concezione del gioco come intrattenimento in un'ottica di sicurezza e legalità. Stop e divieto assoluto poi per al gioco minorile: nel 2017 è stata condotta con successo la sesta edizione della campagna “Facciamo Girare la Voce”, progetto di prevenzione del gioco minorile ideato in collaborazione con Moige (Movimento Italiano Genitori) e FIT (Federazione Italiana Tabaccai). In questa edizione il tour informativo ha fatto tappa nelle tabaccherie di 20 città italiane. C'è poi la cybersecurity: a novembre 2017 è stato siglato l'accordo tra Polizia di Stato e Lottomatica per la prevenzione ed il contrasto dei crimini informatici a danno dei sistemi e servizi informativi, in linea con gli obiettivi di espletamento delle attività affidate in concessione da parte dell'agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La convenzione è finalizzata ad avviare una cooperazione strutturata per la condivisione di procedure efficaci di intervento volte a conoscere, contrastare ed analizzare i crimini informatici nel settore dei giochi e delle scommesse, nel quale la tecnologia e i servizi automatizzati costituiscono una risorsa fondamentale.
Il dialogo con le comunità
Due i progetti ricordati da Cairoli. Generazione Cultura, Ideato e sostenuto da Il Gioco del Lotto in collaborazione con i Beni culturali insieme ad ALES e la LUISS Business School, con l'obiettivo di offrire a 100 giovani neolaureati di talento uno stage retribuito di sei mesi presso le più importanti istituzioni culturali italiani con l'intento di sviluppare nuove professionalità nel mondo della cultura. C'è poi Vincere da Grandi, il progetto realizzato in collaborazione con il Coni e finalizzato ad offrire un'esperienza sportiva ed educativa ai giovani che vivono in ambiti territoriali difficili, attraverso la partecipazione gratuita alle attività in strutture condotte da personale tecnico altamente qualificato, la partecipazione ad eventi e l'incontro con grandi campioni sportivi. Progetti questi che, come quelli per l'illuminazione del Mosé, l'ampliamento dell'Ospedale Domiciliare Oncologico Ant di Napoli o quello di terapia ricreativa per i ragazzi affetti da gravi o croniche patologie, sono a rischio sospensione o addirittura cancellazione con il divieto pubblicitario al gioco.
Corrono le entrate da gioco
Intanto volano le entrate da gioco. Proprio mentre il Governo lancia la sua battaglia contro l'azzardopatia vietando ogni forma di pubblicità diretta o indiretta del gioco pubblico, il Dipartimento delle Finanze rende noto che le entrate dei giochi, nei primi cinque mesi del 2018, ammontano a 6,158 miliardi di euro con una variazione positiva di 405 milioni di euro (+7%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Considerando solo le imposte indirette, il gettito delle attività da gioco (lotto, lotterie e delle altre attività di gioco) è di oltre cinque miliardi (+358 milioni di euro, pari a +6,4%). Tra le singole voci, i proventi del Lotto salgono a 3,178 miliardi (+6%); in positivo anche il dato dagli apparecchi e congegni di gioco a 2.542 milioni (+5,5%).
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