Lube investe 44 milioni per la crescita all’estero, grazie ai fondi del Pnrr
Approvato il finanziamento per il progetto «Lube for Future», che prevede la costruzione di un nuovo impianto a Treia e l’assunzione di 60 nuovi dipendenti, dedicato al mercato internazionale
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Lube, gruppo marchigiano produttore di cucine, accelera sull’espansione all’estero, con un piano di investimenti dedicati di 44 milioni di euro , resi disponibili grazie al progetto «Lube for Future», che l’azienda ha presentato per accedere alle risorse e alle agevolazioni messe in campo dal fondo Pnrr n. 20 - 27 aprile 2022.
Il progetto un investimento complessivo, come detto, di 44 milioni (di cui 27 dedicati a macchinari e impianti), finalizzato alla realizzazione di una nuova unità produttiva, nel comune di Treia, per la produzione di mobili da cucina, mobili per il living e armadi per il mercato estero.
«Attualmente il fatturato dell'azienda rivolto al mercato estero è pari al 10% del totale ma l’attuale struttura produttiva, pensata per le necessità del mercato italiano, non ci permette di essere competitivi in un contesto internazionale dove le esigenze di prodotto e di servizio sono molto differenti dalle logiche nazionali», spiegano Alessio Sileoni e Marcello Giulianelli rispettivamente R&D e COO del Gruppo.
«Il nuovo investimento punta a dare centralità a un elemento chiave di sviluppo, ovvero la realizzazione di prodotti e servizi per la distribuzione specializzata e per il contract, che meglio rispondono alle richieste del mercato estero».
La nuova struttura, che avrà una superficie utile di circa 30mila metri quadrati e impiegherà circa 60 nuovi lavoratori ad alta specializzazione, sarà costruita seguendo criteri di innovazione e funzionalità, risparmio energetico e sostenibilità ambientale.
Si avvarrà inoltre di linee completamente automatizzate, in logica Industria 4.0, per la produzione flessibile e a “flusso teso” di mobili con caratteristiche tecniche specifiche per il mercato estero.
«È il progetto industriale più ambizioso in 55 anni di attività – dice Fabio Giulianelli, amministratore delegato del gruppo –. Negli ultimi anni l’azienda si è concentrata sullo sviluppo del mercato interno con la creazione di un nuovo modello di business distributivo fatto di soli negozi monomarca, che a oggi hanno superato le 600 unità».
Il 2022 si è chiuso per il gruppo con un fatturato totale di oltre 270 milioni di euro e nel 2023 la previsione è di avvicinarsi a quota 300 milioni. Per farlo, «è necessario adeguare l'attuale capacità produttiva, che oggi può contare su quattro stabilimenti con una superficie di oltre 150mila metri quadrati e impianti all’avanguardia tecnologica, con la realizzazione di un progetto ambizioso in grado di cogliere le nuove sfide tecnologiche e commerciali del mercato globale», aggiunge Giulianelli.
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