Bologna

Lucio Dalla, una mostra per un maestro dell’eclettismo

La rassegna dedicata al cantautore “Lucio Dalla. Anche se il tempo passa” è al Museo Civico Archeologico di Bologna fino al 17 luglio

di Marco Onnembo

2' di lettura

Non sembrava un predestinato. Non conosceva abbastanza la musica per comporre, aveva dita troppo corte per suonare il piano e tanti insuccessi discografici alle spalle. Eppure è diventato uno dei più grandi e originali cantautori della storia della musica italiana. Il 26 febbraio 1971, al Festival di Sanremo, Lucio Dalla cantò “4 marzo 1943”, la sua data di nascita e anche, da allora, uno dei pezzi simbolo della musica italiana di quella generazione.

“4 marzo 1943”

E per celebrarlo, quale migliore occasione di una esposizione (intitolata “Lucio Dalla. Anche se il tempo passa”) e ospitata al Museo Civico Archeologico di Bologna fino al 17 luglio (dal 22 settembre si sposterà all'Ara Pacis a Roma e nel 2023, in occasione dell'ottantesimo della nascita, a Napoli e a Milano). Una occasione unica per riscoprire le tracce del percorso umano e professionale di uno dei più amati artisti italiani. Obiettivo dichiarato del curatore, Alessandro Nicosia, è mostrare tutto Dalla. Un caleidoscopio - frutto di una lunga ricerca di materiali impreziosita da tante testimonianze di amici e colleghi - in cui hanno trovato spazio le tante espressioni che gli appartenevano. Inclusa la sua profonda spiritualità.

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Eclettico

Numerose le sezioni in cui è suddivisa l'esposizione (Famiglia, Infanzia, Amicizie, Inizi musicali, Dalla “ci racconta”, il clarinetto, il museo Dalla, Dalla e la sua musica, Dalla e il cinema, Dalla e il teatro, Dalla e la televisione, l'Universo Dalla, Dalla e Roversi, Dalla e la sua Bologna), perché “essere eclettico” era il vestito che indossava meglio. E non mancano parti “inedite” di Lucio, frutto del suo vissuto a Bologna: locali, ristoranti, lo sport, gli amici meno noti.Per capire il risultato di questo importante lavoro di ricerca vale la pena soffermarsi sulla sezione l'Universo Dalla, in cui si trovano decine di foto del Maestro con tanti personaggi della cultura, della musica e dello spettacolo. Ma, soprattutto, con i tantissimi collaboratori che lo hanno accompagnato nella sua carriera, raccontati in un'enciclopedia con oltre 250 nomi di persone con cui ha avuto rapporti di lavoro e amicizia. Secondo Andrea Faccani, presidente della Fondazione Dalla e cugino del cantante, “Lucio sapeva fare tutto. Era financo un grande giocatore di basket”. Possibile, un Dalla senza difetti? “Abbiamo trovato la pagella del liceo “Galvani” di Bologna – spiega Nicosia a Rai 5 – dove ha “uno” in matematica e viene respinto in quarto ginnasio. E la madre gli disse ho capito che non sei fatto per la scuola”.


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