Luke Perry, bello e dannato, addio al Dylan di Beverly Hills
di Andrea Chimento
3' di lettura
Luke Perry non ce l'ha fatta. L'attore americano, entrato nel mito per il ruolo di Dylan McKay nella serie «Beverly Hills 90210», è morto all'età di 52 anni, in seguito all'ictus che l'aveva colpito pochi giorni fa.
La sua situazione era stata definita dai medici molto grave fin da quando ha accusato il terribile malore, tanto che i suoi numerosissimi fan e i suoi colleghi si sono stretti attorno a lui nel corso delle ultime giornate. Tra i messaggi più toccanti c'è stato quello “silenzioso” di Shannen Doherty (la Brenda di «Beverly Hills 90210) che, dopo la notizia del trasporto di Perry d'urgenza in ospedale, aveva pubblicato su Instagram una foto di loro due insieme ai tempi della celebre serie televisiva.
Nato a Mansfield in Ohio nel 1966, Luke Perry aveva la televisione davvero nel sangue: il suo primo ruolo fu nella serie «Voyagers!» del 1982, prima di lavorare in due soap opera come «Quando si ama» nel 1988 e, soprattutto, «Destini» nel 1988-1989.
Il 1990 è l'anno dell'esordio al cinema nel dimenticato «L'ultimo viaggio» di Jordan Alan, ma è soprattutto l'anno della prima stagione di «Beverly Hills 90210», la serie che gli diede la fama assoluta.
Nei panni del bel tenebroso Dylan, interpreta un ragazzo cupo e affascinante, a prima vista introverso, ma dal cuore d'oro, amante della musica, dei vecchi film e… naturalmente delle belle ragazze. Molto presto il personaggio di Dylan diventa emblema della sensualità maschile degli anni Novanta, un classico bello e dannato che ricordava decisamente James Dean con una spruzzata del Fonzie di «Happy Days».
In «Beverly Hills 90210» recita dal 1990 al 1995 e, dopo una pausa di tre anni, torna nel 1998 per continuare fino al 2000.
Nel corso degli anni Novanta lavora anche in diversi film, come «Buffy – L'ammazzavampiri» di Fran Rubel Kuzui del 1992, «Otto secondi di gloria» di John G. Avildsen del 1994, «Il quinto elemento» di Luc Besson del 1997 e persino in «Vacanze di Natale ‘95» di Neri Parenti, accanto a Massimo Boldi e Christian De Sica. Forse il lungometraggio in cui mostra maggiormente il suo talento è «Crocevia per l'inferno» di John McNaughton del 1998, dove è protagonista insieme ad Ashley Judd.
La sua carriera si divide così tra cinema e piccolo schermo, visto che tra gli anni Novanta e Duemila partecipa a numerosi altri progetti televisivi, come le serie «Oz», «Le cose che amo di te» e, soprattutto, «Jeremiah», andata in onda tra il 2002 e il 2004 di cui era protagonista.
Tra le sue apparizioni in tv si ricordano anche quella per «Will & Grace» o quelle “animate” per «I Simpson» e «I Griffin», mentre ultimamente lavorava in «Riverdale», serie in onda dal 2017.
Nel 1993 si era sposato con Rachel Sharp, da cui divorziò dieci anni dopo e dal cui matrimonio nacquero due figli, Jack e Sophie. La sua attuale compagna era Wendy Madison Bauer, con cui ebbe una relazione molto discreta e lontana dall'occhio dei riflettori.
Se nel nuovo millennio al cinema non ha partecipato a progetti particolarmente degni di nota, negli ultimi tempi era, invece, impegnato (in un ruolo secondario) sul set del nuovo, attesissimo lungometraggio di Quentin Tarantino, «Once Upon a Time In Hollywood», uno dei titoli imperdibili del 2019 che uscirà nel corso della prossima estate.
Per un brutto scherzo del destino, Luke Perry è morto nello stesso giorno in cui ci ha lasciato Keith Flint, il cantante dei Prodigy: il 4 marzo 2019, così, verrà tristemente ricordato come il giorno in cui, insieme a loro due, è morta un'importante pagina degli anni Novanta.
loading...