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Luna Rossa spinta da cilindri in titanio, pompe e valvole della brianzola Cariboni

La Cariboni Srl di Ronco Briantino (MB) fornisce alle imbarcazioni anche pompe oleodinamiche e parti meccaniche che legano i foil con lo scafo in carbonio

di Marcello Frisone

Luna Rossa: dalla terra, al mare, via aria

3' di lettura

Non si vedono. Ma sono quei pezzi che fanno muovere in perfetta armonia lo scafo con le appendici (anche) di Luna Rossa. Cilindri, giunti, pompe oleodinamiche, valvole e parti meccaniche in titanio che legano i 2 foil (pezzo composto dall’arm, la parte in giallo più il wing in nero che ha il flap come negli aerei) con lo scafo in carbonio. È la Cariboni Srl di Ronco Briantino (provincia di Monza e Brianza) - fatturato 2020 poco più 5 milioni, in linea con quello del 2019 - a fornire all’imbarcazione sponsorizzata da Prada e Pirelli le attrezzature oleodinamiche che fanno da necessario complemento ad albero, scafo e timone.

Dagli alberi per imbarcazioni ai cilindri

La Cariboni Srl è un'azienda familiare fondata da Gianni Cariboni nel 1984 come azienda specializzata nella realizzazione di alberi per imbarcazioni a vela. Oltre al fondatore, i proprietari sono i figli Marco e Paola. L’azienda brianzola progetta e produce attrezzature oleodinamiche per imbarcazioni a vela: per la Coppa America ha fornito alle barche i cilindri di titanio di movimentazione degli arm e i pezzi di titanio di giunzione degli arm ai cilindri e allo scafo. Per Luna Rossa ha invece fornito tutto l'impianto oleodinamico, cilindri, pompe, valvole, manifolds (distributori di olio) e parti meccaniche. I pezzi per ogni team sono stati progettati e prodotti ad hoc, in base alle necessità. Oltre alla famiglia Cariboni, ci lavorano 21 dipendenti più 5 liberi professionisti che forniscono un servizio di assistenza e installazione dei prodotti in giro per il mondo.

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Il via all’impianto oleodinamico

È nei primi anni 90 che la Cariboni inizia a cambiare la propria produzione. Infatti, fornisce un importante impianto oleodinamico all'imbarcazione Wallygatore di Luca Bassani (Attuale Nariida) Ketch Wally 100.L'elenco poi si arricchisce di molte barche e impianti, tra cui il Fila 60' Open di Giovanni Soldini che nel 1992 vince l'around alone. Nel 1997, grazie a Luna Rossa, entra nel mondo della Coppa America portando sistemi innovativi che arrivavano fino a 700bar. Negli anni la Cariboni ha poi partecipato come fornitori di vari team di Coppa America, vincendola con Oracle Trimarano e Team New Zealand alle Bermuda.
Nel 2003 MariCha IV con il sistema canting keel stabilisce il record di attraversata dell’Atlantico, poi battuto da Comanche nel 2016: anche questa barca ha le attrezzature Cariboni. Tutte le barche Volvo dai 70 ai 65 con canting keel e impianto Cariboni hanno vinto la Volvo Ocean Race. Gli impianti Cariboni, infine, sono anche sui Minimaxi e barche da crociera come Persico Marine, Solaris, Performance Boats, Wally, Southern Wind, Royal Huisman, Neo Yachts, Ice Yachts, Maxi Dolphin ed è sempre dell'azienda brianzola il brevetto Magic trim, un pistone oleodinamico per la gestione delle vele e delle manovre.

L’impatto della pandemia

Come in tutte le aziende al mondo, anche in questo settore ha impattato la pandemia. «Il 2020 - spiega Gianni Cariboni - è stato un anno difficile più che altro per la gestione di un evento imprevedibile, in quanto lavorando con tutto il mondo, il mondo non si è fermato tutto insieme, quindi è stato difficile riorganizzarsi per poter accontentare tutti. Consideri che abbiamo fornito tutti e 4 i team di Coppa America; se l'Europa era ferma, inizialmente Stati Uniti e Nuova Zelanda procedevano. Di certo tutti gli eventi sono stati cancellati (non ci sono state regate), quindi le barche sono state utilizzate pochissimo e l'incertezza dei mercati ha portato a un rallentamento generale. Essere i fornitori di tutti e 4 i team (chi più chi meno) - continua il fondatore dell’azienda di Ronco Briantino - ci ha permesso sempre di lavorare. Possiamo ritenerci fortunati rispetto ad altre realtà».

Le previsioni future

Dopo un forte rallentamento verso la fine del 2020, il mercato lentamente si sta muovendo. «La Coppa America - concludono Marco e Paola Cariboni - ha creato molto interesse e ha ravvivato lo spirito di qualche armatore intenzionato a fare una barca nuova. Sicuramente il 2021 sarà un anno non facile, ma i contatti che abbiamo ricevuto in questi primi mesi ci fanno ben sperare per nuovi progetti molto sfidanti a livello di progettazione e di produzione».

Riproduzione riservata ©
  • Marcello FrisoneRedattore

    Luogo: Milano

    Lingue parlate: Italiano, inglese, francese

    Argomenti: Digitale-Sport-Risparmio-Finanza-Norme-Tributi

    Premi: 31 marzo 2017 - Menzione d'eccellenza giornalista economico al premio Loy, banking and finance award

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