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Lusso, Gruppo Florence lancia l’academy sui mestieri della moda e assume 200 talenti

Il gruppo presieduto da Francesco Trapani conta su 21 marchi al servizio di brand del lusso. Sosterrà i 2.200 lavoratori nell’affrontare il caro energia con un bonus di 500 euro

di Cristina Casadei

2' di lettura

Dopo il rafforzamento finanziario, il Gruppo Florence è pronto a mettere insieme alcuni dei tasselli dell’espansione che ha progettato per il 2023. La sua piattaforma di servizi per le aziende del lusso a livello globale si doterà di due nuove sedi, una a Firenze e l’altra a Milano, e di 200 collaboratori in più. Per aiutare i 2.200 che fanno parte del gruppo e per favorire un maggiore slancio, in questa fase di shock energetico il Gruppo Florence darà ad ognuno un contributo di 500 euro per il caro energia.

I nuovi ingressi e l’academy

I nuovi ingressi, che arrivano dopo i 70 di quest’anno, avverranno nell’area operation dove le ricerche riguardano modelliste, sarte, addetti alla pianificazione e avanzamento della produzione, ma anche agli acquisti di materia prima e accessori. E poi tecnici per il controllo qualità, di industrializzazione, addetti alla produzione, operation manager. Nell’area corporate le ricerche riguardano invece finance specialist, controlling specialist, manager, hr business partner, hr analyst, legal specialist e it specialist. Per assicurarsi i professionisti di cui ha bisogno il gruppo Florence ha deciso di lanciare un’academy interna che partirà entro il prossimo febbraio. Si svolgerà in due location “pilota”, la Giuntini spa e la Ciemmeci Fashion spa. Saranno coinvolti al massimo 30 candidati e l’iter di selezione avverrà attraverso un colloquio individuale in azienda oltre a una “prova tecnica” per valutare la manualità dei candidati. L’academy durerà 4 mesi, a cui vanno aggiunti altri 2 mesi di tirocinio.

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La storia di Gruppo Florence

Fondato nel 2020, il gruppo rappresenta il primo polo produttivo integrato in Italia al servizio dei brand del lusso a livello globale. Presieduto da Francesco Trapani e guidato dall’amministratore delegato Attila Kiss è controllato per il 65% dal consorzio guidato da VAM Investments, Fondo Italiano d’Investimento (tramite Fondo Italiano Consolidamento e Crescita – FICC), Italmobiliare e per il restante 35% dalle famiglie fondatrici delle aziende che hanno aderito al progetto. In tutto, attorno al gruppo gravitano 21 aziende con un giro d’affari di oltre 500 milioni di euro e oltre 2.200 dipendenti in dodici Regioni d’Italia.

Il modello e la filiera

Nel tempo il gruppo sta consolidando un modello che unisce imprenditori che sanno di poter essere più forti e competitivi insieme, con l’obiettivo di creare una piattaforma industriale che lavora per i gruppi globali del lusso. Nella pratica acquisisce il 100% dell’azienda e parallelamente le famiglie imprenditrici entrano nel capitale con una quota di minoranza e si affiancano all’altro gruppo di investitori: Vam Investments, guidata da Francesco Trapani, il Fondo Italiano di Investimento e Italmobiliare che sostengono le imprese più piccole cercando di creare dei campioni nazionali. Gli imprenditori mantengono comunque un ruolo nella gestione delle attività del gruppo. È quello che è accaduto tre anno fa alle famiglie industriali Giuntini di Pisa, attive nell’abbigliamento, all’aretina Sanarelli, fondatrice della Mely's nella maglieria e alle toscane Capezzuoli, Ciampolini e Maltinti della Ciemmeci che cercavano di strutturare meglio le loro imprese dal punto di vista manageriale.Il progetto del gruppo Florence è quello di sviluppare la filiera di industria al servizio dei big del lusso, che è tra le più importanti del mondo.


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