lusso

Lvmh-Tiffany, ripartono le trattative sul prezzo

Via libera della Commissione Europea all’acquisizione di Tiffany da parte di Lvmh. Il gruppo Usa è pronto a trattare uno sconto sui 135 euro ad azione.

di Mo.D.

(AFP)

2' di lettura

Le quotazioni di un matrimonio fra Lvmh e Tiffany riprendono quota. Oggi è arrivato il via libera della Commissione Europea all’acquisizione del gruppo americano da parte del colosso francese del lusso. Quest’ultimo, però, dopo il lockdown di primavera, aveva fatto un passo indietro rinunciando all’operazione e innescando una battaglia legale. Dopo l’ok europeo sembrano riprese le trattative e Tiffany sembrerebbe propensa a uno sconto rispetto ai 135 dollari ad azione offerti in prima battuta.

Il via libera dell’Ue

La Commissione ha annunciato di aver approvato, ai sensi del regolamento europeo sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo esclusivo di Tiffany da parte di Lvmh. La Commissione ha rilevato che le sovrapposizioni dei due gruppi del lusso sono principalmente nella gioielleria ma che la concentrazione che deriverebbe dall'aggregazione non comporterebbe problemi sotto il profilo della concorrenza date le quote di mercato moderate dell'entità combinata, la presenza di un numero significativo di fornitori terzi e il recente ingresso di diversi nuovi concorrenti.

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Le trattative sul prezzo

Era diventata tutta una questione di prezzo. I 135 dollari per ogni azione Tiffany, offerti inizialmnete da Lvmh, sono sembrati troppi al gruppo francese dopo il periodo di lockdown della scorsa primavera. I due gruppi erano pronti a vedersi direttamente in tribunale il prossimo gennaio e invece notizie dell’ultima ora li vorrebbero nuovamente seduti al tavolo delle trattative.

Lvmh si sfila, passo indietro nell'acquisizione di Tiffany

Secondo il Financial Times, il gruppo americano sarebbe disposto a trattare su un nuovo prezzo, purché superiore a 130 dollari per azione, e con la garanzia che Lvmh non chiederà ulteriori cambiamenti. Lvmh sarebbe pronta a discuterne, visto che per ogni dollaro di “sconto” rispetto al prezzo originario il gruppo francese risparmierebbe 120 milioni di dollari.

Nel dettaglio, alcune fonti citate da Reuters, parlano di negoziati in un range di prezzo compreso tra $ 131 e $ 134 per ciascuna azione Tiffany, contro il prezzo di 135 dolalri che valorizzava lìoperazione 16 miliardi di dolalri nel complesso. La ratio dell’operazione, d’altra parte, non sarebbe venuta meno: l’intesa era stata cercata da Lvmh per aumentare la diversificazione nel settore della gioielleria, dove è già presente con la divisione di gioielli e orologi che ospita già Bulgari e Tag Heuer. La conquista di Tiffany permetterebbe anche al gruppo di crescere più velocemente sul mercato statunitense.

Alle indiscrezioni il titolo Tiffany a Wall Street è scattato guadagnando oltre il 5%, mentre Lvmh ha registrato una flessione intorno al punto percentuale.

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