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M5S, nuove regole sulle restituzioni: al partito andrà l’80%, solo il 20% alla collettività

Il nuovo regoalmento sarà sottoposto al voto degli iscritti online. Una clausola per gli ex: tetto al Tfr di 15mila euro

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2' di lettura

Sarà una consultazione in rete degli iscritti nei prossimi giorni a dire l’ultima parola sulle nuove regole delle “restituzioni” del Movimento 5 Stelle. Con la riscrittura del regolamento sul trattamento economico degli eletti arriveranno cambiamenti significativi per un’iniziativa che ha caratterizzato il movimento fondato da Beppe Grillo fin dalle sue origini: si conferma il principio delle restituzioni mensili da 2.500 euro ma vengono rimodulate le quote destinate al Movimento e quelle destinate a fini sociali. La gran parte (duemila euro) degli stipendi andranno al partito, mentre soltanto 500 finiranno «su un conto intestato all'Associazione MoVimento 5 Stelle appositamente dedicato alla restituzione alla collettività», si legge in una bozza del documento anticipato dall’agenzia Adnkronos.

Le indennità extra

Altre novità riguardano anche le indennità per ulteriori cariche. I parlamentari potranno trattenerne il 25%. La restante parte dovrà essere versata al movimento «per le spese di funzionamento dell’associazione».

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Fino alla scorsa legislatura le indennità aggiuntive erano restituite per intero. «Da presidente della Camera ho rinunciato a 300mila euro di indennità di carica in poco meno di cinque anni, cui si aggiungono 130mila euro cui ho rinunciato da presidente della Vigilanza Rai» ha ricordato Roberto Fico nei giorni della polemica per la scua scelta di avvelersi di ufficio e staff riservati agli ex presidenti della Camera.

Assegno di fine mandato: la clausola per gli ex

Novità in arrivo, inoltre, anche per l’assegno di fine mandato, in genere 50mila euro lordi per legislatura. Con il nuovo regolamento l’assegno di fine mandato resterà per l’80% ai parlamentari uscenti, il restante 20%, anche per questa voce, finirà nelle casse dell’associazione M5S per le spese di funzionamento.

Una clausola finale prevede per gli ex iscritti (è il caso dell’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio e i parlamentari che lo hanno seguito nella scissione di Impegno civico) l’applicazione del regolamento del 2011 che fissa a 15mila euro l’indennità massima del trattamento di fine mandato.

La restituzione del 2022

A settembre si era tenuta la consultazione on line degli iscritti sulla destinazione delle restituzioni. L’importo stanziato era di due milioni di euro. Il Movimento aveva riferito che a partecipare alla votazione erano stati 23.641 iscritti. Tra i progetti più votati a cui andranno i fondi proporzionalmente al numero delle preferenze ricevuti, il programma “Viva gli Anziani” della Comunità Sant’Egidio, il Nuovo Centro Nazionale di Osimo della Lega Filo D’Oro e per Emergency il centro di eccellenza Salam di cardiochirurgia di Khartoum e il Centro di chirurgia di Goderich-Sierra Leone.

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