Macchine per il caffè: l’innovazione sostenibile guida la produzione
Continua l’impegno delle aziende nella riduzione di materie prime vergini e sprechi di risorse, aumentando l’utilizzo di materiali riciclati
di Maria Teresa Manuelli
3' di lettura
Attenzione all’ambiente e al cliente, soluzioni responsabili ed ecocompatibili, che guardano all’economia circolare. L’innovazione sostenibile in tutte le sue sfaccettature è da tempo entrata nelle agende dei produttori di macchine per caffè, pasticcerie e vending che porteranno a HostMilano 2023 le proprie novità. Quello della produzione di macchine e tecnologia per le cucine e laboratori professionali è un’eccellenza italiana che esportiamo in tutto il mondo e che ci colloca tra i pionieri dell’innovazione. Secondo l’Ufficio Studi Anima-Assofoodtec, il food service equipment Made in Italy ha chiuso il 2022 a 4,56 miliardi di euro (+4,5%). Dati che confermano la centralità del prodotto italiano, che da solo rappresenta ben il 10% di tutto il mercato del food service equipment mondiale. Future Market Insights stima infatti che quest’anno il valore del mercato globale sfiorerà i 44 miliardi di dollari, per toccare i 76 miliardi nel 2032.
In questo contesto, Evoca Group, leader mondiale nella produzione di macchine da caffè professionali (Necta, Saeco e Gaggia tra i marchi principali) da tempo dimostra il proprio impegno nell’innovazione e nella sostenibilità. Lo scorso luglio ha pubblicato il suo primo report di sostenibilità. «Rappresenta un importante traguardo – osserva Giusi Bonini, chief sustainability officer di Gruppo Evoca – e sottolinea il nostro impegno verso i principi ambientali, sociali e di governance, con l’obiettivo di orientare un cambiamento all’interno del settore e nella comunità». Nel 2022 ha avviato il programma “Design for Environment”, dedicato al prodotto, organizzato per rispondere alle priorità strategiche e alle richieste che emergono dal mercato. «Consapevoli che si può migliorare solo ciò che si misura – prosegue Bonini –, abbiamo adottato uno strumento di Life Cycle Assessment per valutare l’impatto ambientale dei nostri prodotti, dalle fasi di estrazione delle materie prime fino alla dismissione finale». Grazie alle informazioni raccolte Evoca ha così efficientato i materiali utilizzati, cercato alternative alle plastiche a favore di elementi riciclati e più ecocompatibili, incrementato l’efficacia energica delle macchine e dei sistemi di energy saving già presenti.
Per Cimbali Group, storico produttore che opera da più di 100 anni, HostMilano sarà l’occasione per presentare la nuova vision che pone le persone al centro e la sostenibilità quale motore di un modello di business che vede nella collaborazione, nella diversità e nell’inclusione la chiave per la crescita futura. Non solo, quindi, novità di prodotto, tra cui una nuova macchina firmata LaCimbali che rispecchia l’impegno nella sostenibilità e innovazione, ma anche e soprattutto raccontare un’ampia gamma di servizi studiati per migliorare le performance di tutti gli operatori del settore. «Continua anche l’impegno nella riduzione di materie prime vergini e sprechi di risorse, aumentando l’utilizzo di materiali riciclati», specifica Enrico Bracesco, direttore generale di Cimbali Group. Così, in casa Faema, per esempio, i fondi di caffè consumati in azienda sono stati trasformati in un biopolimero (Rekrill Caffee) per realizzare le griglie porta tazze di Faemina. Il progetto, condotto con Krill Design, ha inoltre utilizzato una stampa 3D, che permette di avere una riduzione degli scarti rispetto alla produzione tradizionale. Altra iniziativa è il progetto Remarketing, con il quale le macchine ritirate dal mercato vengono sottoposte a rigenerazione delle loro componenti fondamentali, certificate secondo le normative di sicurezza attraverso un test di dispersione di elettrica e assicurate da garanzia di un’ottima resa in tazza.
«Se l’efficientamento energetico ottenuto sui nostri prodotti fosse applicato a tutte le circa 400mila macchine presenti sul territorio nazionale – interviene Roberto Nocera direttore generale La San Marco – si potrebbe annualmente risparmiare una quantità di energia pari a quella prodotta da una centrale elettrica di 40MW che lavorasse 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno». Per l’azienda di Gradisca d’Isonzo (Go) attiva dal 1920, il rispetto dell’ambiente e l’uso razionale delle sorgenti energetiche non rinnovabili sono valori fondanti. Concentrando le analisi sulla dissipazione termica del calore accumulato in caldaia, il reparto R&D dell’azienda, ha messo a punto un sistema di isolamento termico delle caldaie che ha consentito di ridurre i consumi di energia elettrica di oltre il 30% e del 20% l’energia assorbita dalle macchine durante il loro uso quotidiano.
Anche nel campo della distribuzione automatica, l’Italia è leader europeo, con più di 30mila addetti, 3mila imprese e oltre 830mila vending machine installate, mentre il 70% di quelle prodotte viene esportato all’estero. «Il comparto continua a impegnarsi nell’innovazione sostenibile – commenta Massimo Trapletti, presidente di Confida-Associazione Italiana Distribuzione Automatica –. Siamo primi in Europa per il riciclo pro-capite». Tra le innovazioni, Evoca inizierà a utilizzare bioplastiche di origine vegetale (da oli esausti) per le porte dei distributori Necta a partire dal 2024, mentre l’impatto ambientale dei distributori di snack e bevande è già stato migliorato del 54%.
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