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Macchine per il packaging flessibile da Piacenza verso 87 Paesi

Espansione internazionale e investimenti del 5% dei ricavi in Ricerca e Sviluppo la ricetta di Nordmeccanica per crescere

di Natascia Ronchetti

Una fase di lavorazione in uno degli stabilimenti di Nordmeccanica, L’azienda investe il 5% dei ricavi in R&S

2' di lettura

La svolta è iniziata venticinque anni fa, quando ha investito su depositi di pezzi di ricambio all'estero. Da allora Nordmeccanica non si è più fermata. L’azienda di Piacenza, specializzata nella produzione di macchine per il packaging flessibile, con esportazioni pari al 95% del fatturato è oggi presente in 87 Paesi del mondo e ha appena inaugurato il nuovo stabilimento nella città emiliana di 2.500 metri quadrati.

Il nuovo impianto, dotato delle più avanzate tecnologie, si aggiunge ai tre stabilimenti già attivi a Piacenza, che si affiancano, con una superficie produttiva di 33 mila metri quadrati coperti, alle due fabbriche di Shanghai, in Cina, e di New York, negli Usa. «Oggi produciamo dalle 230 alle 250 macchine all'anno – dice il presidente di Nordmeccanica, Antonio Cerciello – . Con il nuovo stabilimento ne realizzeremo trenta in più». L'evento è solo una tappa di un piano di espansione che prevede entro breve un ulteriore ampliamento di 20 mila metri quadrati. Nel nuovo stabilimento l'azienda realizzerà in particolare due tipi di macchinari: sistemi per l'abbinamento di materiali diversi, come film plastici, carta e alluminio, utilizzati per produrre buste per il packaging alimentare e farmaceutico, e macchine metallizzatrici per imballaggi riciclabili. Un investimento che si colloca nello scenario di un mercato in fermento. «È in corso un grande cambiamento in tutto il mondo all'insegna del green», spiega Vincenzo Cerciello, uno dei due figli di Antonio (l'altro è Alfredo) che si occupano rispettivamente della direzione tecnica e della direzione finanziaria. «Carta e plastica riciclabile al 100% sono i due materiali più richiesti, anche se si sta ritagliando spazi sempre più ampi quest’ultima», prosegue Vincenzo.

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Il quarto impianto piacentino si porta dietro anche un piano di assunzioni. «Prevediamo dalle trenta alle quaranta unità in più entro un anno», aggiunge Vincenzo Cerciello. Con 105 milioni di fatturato e circa 300 dipendenti, Nordmeccanica esporta principalmente nell'area del Sud Est asiatico (il 50%) e in Nord America (25%). Con lo stabilimento in Cina e una filiale in India dove operano 16 ingegneri, controlla buona parte dell'Asia. «I mercati internazionali – spiega Antonio Cerciello – chiedono sempre di più la massima qualità e l'assistenza tecnica, due fattori entrambi fondamentali per presidiare gli sbocchi commerciali all'estero».

Uno dei punti di forza dell'azienda, fondata nel 1978, è costituito dall'innovazione tecnologica. Ogni anno investe circa il 5% del fatturato nell'attività di ricerca e sviluppo. Una vocazione grazie alla quale ha stretto un accordo con l'Università di Parma – con un contributo di 2,7 milioni di euro da parte del ministero dello Sviluppo economico – per la realizzazione e l'introduzione nei processi industriali di una pellicola in plastica monomateriale per l'imballaggio alimentare completamente riciclabile. Un progetto da realizzare in tre anni, con un investimento complessivo da parte di Nordmeccanica fino a 5,8 milioni di euro. E che permetterà di realizzare un impianto per la produzione di pellicole in grado di assicurare le stesse caratteristiche di un materiale poliaccoppiato.

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