Maestri del primo Impressionismo e Surrealisti guidano il mercato da Christie’s Londra
di Giovanni Gasparini
4' di lettura
La vendita serale del 27 febbraio a Londra da Christie's proponeva tre diversi cataloghi in immediata successione, per un ricavo totale di 165,7 milioni di sterline, il secondo risultato di sempre per la categoria a Londra, grazie a 67 lotti venduti su 82 proposti (tre lotti sono stato ritirati prima dell'asta), pari all'82% di venduto per numero e al 72% per valore, con cinque lotti oltre la soglia dei 10 milioni di sterline e tutti i primi dieci realizzi al di sopra dei 3 milioni di sterline.
Secondo risultato per la categoria anche per il catalogo di arte Surrealista, che ha portato 43,6 milioni di £, oltre un quarto del valore totale, categoria in cui Christie's eccelle per quote di mercato.
I tre cataloghi hanno ricevuto accoglienze assai diverse: i primi 21 lotti battuti facevano parte di una collezione privata denominata ‘Hidden Treasures', che ha contribuito per 50,5 milioni di £, vendendo però solo il 57% dei lotti e meno della metà del suo valore potenziale, mentre il secondo catalogo generale di 26 lotti di arte Impressionista e Moderna ha portato 71,3 milioni con percentuali di venduto ottime dell’85% per numero e del 95% per valore, grazie alla qualità museale di molti lavori e, infine, la migliore performance relativa viene dall'annuale catalogo dedicato al Surrealismo che ha trovato compratori per 31 dei 34 lotti proposti, pari al 91% per numero e ben al 99% per valore.
Grandi nomi dell'Ottocento impressionista. Da lungo tempo non si assisteva a risultati così positivi per lavori datati fra il 1873 (primo periodo impressionista) e la fine dell'Ottocento: ben sei lavori fra i primi dieci realizzi, con due record per nomi di grande rilievo storico come Signac e Caillebotte, rispettivamente con un solare lavoro pointillista del 1892 raffigurante una barca a vela a Saint-Tropez al tramonto “Le Port au soleil couchant, Opus 236 (Saint-Tropez)”, world auciotn record per l’artista, contesa fino a superare agilmente la stima a richiesta di 12-18 milioni per fermarsi a 19,5 milioni di £, rendendo così inutile la garanzia di parte terza sul lotto, come anche nel caso della scena campestre (“Chemin montant”) dipinta nel 1881 da Caillebotte che raddoppia la stima bassa e ottiene 16,6 milioni di £, segnando un record d’asta per l’artista.
Entrambi i lavori facevano parte di una collezione di sei lotti tutti venduti a beneficio di opere caritatevoli; i tre lotti protetti da garanzia di parte terza hanno superato le aspettative mentre i due garantiti dalla casa d'arte hanno trovato compratori.
Solo una classica e perfetta natura morta di Cezanne del 1885-87 ha superato questi risultati e la soglia dei 20 milioni, fermandosi entro la stima a richiesta di 19-27 milioni di £, a 21,2 milioni con le commissioni finendo in mano ad un art advisor americana, divenendo così il lotto più caro della serata e della collezione Hidden Treasures, poiché il lotto di copertina, una tela di grandi dimensioni (quasi 2 metri per lato) di Monet con la classica raffigurazione delle ninfee, dipinta però verso la fine della sua vita nel 1916-19, non ha trovato compratori da una stima a richiesta attorno ai 40 milioni.
Sorte migliore ha avuto un paesaggio nordico di Monet di venti anni prima, dipinto nel 1895 e acquisto probabilmente dal garante di parte terza dopo un solo rilancio a 5,3 milioni con le commissioni (stima 4,5-6,5 milioni di £), mentre un altro Monet offerto dalla collezione, un tardo lavoro del 1924-25 con sparuti Iris gialli su fondo azzurro, non ha trovato compratori da una stima di 4-6 milioni.
Lungamente contesi altri due dipinti del primo impressionismo: una complessa veduta boschiva (“Sentier dans le bois”) di Renoir del 1874-77 ha superato la stima alta finendo allo stesso compratore del Signac record per 12,7 milioni di £ e una piccola composizione con le classiche ballerine di Degas del 1873 è stata inseguita da almeno sei collezionisti fra cui il gallerista Katz e, infine, battuta per 5 volte la stima bassa a 4,2 milioni di £.
Rimane, invece, invenduto un ritratto di donna dipinto da Van Gogh nel 1885, prima della sua maturazione stilistica, stimato 8-12 milioni, ben oltre ragionevoli aspettative.
Magritte e i Surrealisti. Il catalogo surrealista proponeva ben sette lavori del maestro belga, con una grande varietà di periodi, medium e soggetti, fra cui due guache su carta degli anni ‘60 che sono andate lungamente contese fino a spuntare valori milionari da stime ben più contenute.
L'unico lotto garantito di questo catalogo, ‘Le pain quotidien' del 1942 dai toni cupi ha in realtà superato le attese finendo per 3,4 milioni di £ nelle mani dell'art advisor americana che ha comperato il Cezanne, superato solo da un'altra tela di Magritte del 1964, ‘Le Lieu Commun', con la tipica figura dell'uomo col caratteristico cappello a bombetta, uno dei temi più noti della sua produzione, brevemente contesa fra due telefoni fino a superare la stima bassa a richiesta di 15-25 milioni e fermarsi a 18,4 milioni di £ con le commissioni, secondo risultato di sempre l'artista.
Un terzo dei lavori surrealisti ha superato le stime alte prima dell'aggiunta delle commissioni, fra cui tre dei sette Magritte, due dei sei lavori di Max Ernst proposti (tutti venduti) e tre dei quattro lotti di Victor Brauner in catalogo.
Ottimo risultato anche per un complesso e aggressivo lavoro di Oscar Dominguez che ha raddoppiato la stima alta a 1,8 milioni di £. Christie's si conferma il leader di questo mercato grazie anche al principale promotore storico di questo settore, Oliver Camu, giunto alla ventesima asta serale interamente dedicata alla categoria.
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