Mafia, Messina Denaro: in ospedale L’Aquila altra notte emergenza
Il boss, che non ha più speranze di salvarsi dal tumore al colon, è sorvegliato da medici e forze dell’ordine. Il 62enne, da giorni in carico al team della terapia del dolore e non più agli oncologi, è sedato e non viene più alimentato
1' di lettura
Seconda di emergenza nella cella del reparto per detenuti dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove è ricoverato in coma irreversibile Matteo Messina Denaro.
Il boss, che non ha più speranze di salvarsi dal tumore al colon, è sorvegliato da medici e forze dell’ordine. Il 62enne, da giorni in carico al team della terapia del dolore e non più agli oncologi, è sedato e non viene più alimentato.
Ci sono medici e paramedici, stremati da un’assistenza non convenzionale che va avanti dall’8 agosto, ma anche le forze dell’ordine, diverse decine di uomini, in divisa e in borghese, visto che le misure di sicurezza sono state rafforzate.
Tutti sono pronti a gestire la fine dell’ex superlatitante, alla macchia per 30 anni, giunto nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila il 17 gennaio scorso, il giorno dopo l’arresto avvenuto a Palermo.
Anche i familiari, rappresentati dalla legale e nipote, Lorenza Guttadauro, e la giovane figlia Lorenza, che da alcune settimane si sono trasferite all’Aquila e che si sono battute perché l’ex padrino finisse i suoi giorni in ospedale e non dietro la sbarre in regime di 41 bis.
Intanto, la federazione sindacati autonomi (Cnpp) in una nota invita a non dimenticare il silenzioso lavoro della polizia penitenziaria che sta favorendo ogni trattamento umano, nonostante le difficoltà di organico e di carichi di lavoro.
loading...