Magritte guida la collezione Mo Ostin da Sotheby’s
Due lavori del maestro surrealista dominano l'asta. Le garanzie e riserve ridotte salvano diversi lotti
di Giovanni Gasparini
2' di lettura
La settimana di aste da Sotheby’s New York è iniziata la sera del 16 maggio con due cataloghi serali, il primo dei quali dedicato alle opere più importati della collezione del noto produttore discografico Mo Ostin. I 14 lotti venduti su 15 hanno portato un ricavo di 123,7 milioni di dollari, entro la stima di 103,3-155,3 milioni, grazie anche all'aggiunta delle commissioni. Nonostante il numero ridotto di lotti, l'asta si è protratta per quasi un'ora in una sala gremita, a causa dei lunghi rilanci con incrementi limitati, quasi sempre al telefono. Le stime già elevate e il fatto che la collezione non fosse particolarmente organica porterebbero aver penalizzato il risultato, facendo venire meno la disponibilità dei compratori a pagare un premio per la provenienza.
Magritte: due lotti valgono metà incanto
Ben 60,2 milioni di dollari, quasi la metà del totale, sono dovuti ai due lavori di Magritte in catalogo. ‘l'Empire des lumieres' del 1951, una delle 17 iconiche composizioni differenti che interpretano questo paesaggio misteriosamente sospeso fra giorno e notte, ha realizzato il secondo prezzo di sempre per l'artista belga, fermandosi a 42,3 milioni da una stima a richiesta di 35-55 milioni di $, lontano però dal record personale di 79,4 milioni di $. Rilanci prolungati anche per l'enigmatico ‘Le Domaine d'Arnheim' del 1949 raffigurante il tema degli specchi rotti che riflettono realtà surreali, che sfiora 19 milioni da una stima di 15-25 milioni di dollari. Non vi erano altri lavori surrealisti in offerta.
La pittura americana
Il nucleo più consistente di lavori era legato alla pittura americana del Dopoguerra, sostenuta da quattro garanzie di parte terza ed una riduzione delle riserve. A guidarla una grande e caratteristica tela di Cy Twombly del 1962 che è passata di mano a 11,8 milioni di dollari, ben al di sotto della stima di 14-18 milioni. Si è salvata, grazie alle garanzie, una tela di Joan Mitchell di grandi dimensioni invero poco colorata, che è stata scambiata a 8,1 milioni, da una stima di 7-10 milioni di $. Hanno superato, invece, le stime alte un pannello a sfondo nero di Basquiat ‘Moon View' del 1984 a 10,8 milioni (stima 7-10 milioni), uno studio di ‘Leda con Cigno' di Roy Lichtenstein che ha raggiunto i 2,9 milioni su una stima di 1,5-2 milioni, e un lavoro di Mark Tansey ‘Study for Action Painting II' del 1985. Tansey è uno dei tre artisti viventi in catalogo, insieme al 93enne Jasper Johns e Cecily Brown, inglese trapiantata a New York la cui tela recentissima ‘Free Games for May' è stata contesa fino a 6,7 milioni di dollari, appena sotto il record della sera precedente da Christie's, grazie anche alla notorietà acquista con la personale in corso al Metropolitan Museum. L'asta è poi proseguita con l'incanto di un secondo catalogo di diverse proprietà di arte Moderna.
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