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Mai più l’Atomica: le immagini per non dimenticare

Quasi 80 anni dopo la tragedia di Hiroshima e Nagasaki, l’eventualità di una guerra atomica ancora più distruttiva è tornata drammaticamente di attualità

di Fabio Tamburini

Ucraina, Papa: "La guerra e' pazzia, insensata sciagura"

2' di lettura

Eravamo tutti convinti che la lezione della storia fosse servita e che l’orrore delle bombe nucleari sarebbe stato risparmiato all’umanità. Purtroppo non è così. E oggi, quasi 80 anni dopo la tragedia di Hiroshima e Nagasaki, l’eventualità di una guerra atomica ancora più distruttiva è tornata drammaticamente di attualità.

La fotografia scattata nell’agosto del 1951, a sei anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, mostra la schiena di un uomo totalmente bruciata dal bombardamento nucleare effettuato dall’aviazione Usa sulla città giapponese di Hiroshima (Photo by AFP / AFP)

È dell’11 maggio la notizia che l’intelligence americana la ritiene possibile. Da sempre, del resto, le guerre si sa come cominciano ma non come finiscono.

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In questo articolo si vedono alcune immagini dei due bombardamenti del 1945 perché troppo spesso, travolti dalla quotidianità e dall’emergenza, tendiamo a rimuovere i fatti.

È il 6 agosto 1945, durante la Seconda guerra mondiale l’aviazione Usa sgancia su Hiroshima la prima bomba atomica usata a scopo bellico. Lo spostamento d’aria distrugge le case in un raggio di due chilometri. Muoiono subito 78.150 persone. Resiste, sventrato, il Genbaku Dome, la Cupola della bomba atomica, ora simbolo del Memoriale della pace (Getty images)

Al contrario è bene non dimenticare. Tanto più che oggi l’armamento nucleare ha una forza d’urto più devastante di quella del 1945, che già non lasciava scampo e che ha significato un numero di morti mai calcolato con certezza, oltre 115mila al momento dell’esplosione delle bombe e un numero più che doppio in seguito per le radiazioni (nella quasi totalità civili).

Un bambino tra le macerie di Hiroshima, un anno dopo la tragedia: almeno 170mila persone moriranno negli anni successivi al bombardamento atomico per gli effetti delle radiazioni . (Photo by AFP)

La grande colpa è avere ignorato l’appello di Papa Francesco che, da anni ormai, lancia l’allarme: la terza guerra mondiale, dice, è già cominciata, come dimostrano 60 conflitti in corso.

Detto ciò la guerra in Ucraina rappresenta un salto di qualità, con la possibilità reale che s’inneschi da un momento all’altro un conflitto nucleare.

È il 9 agosto del 1945, il fumo si alza su Nagasaki dopo il bombardamento. Gli Usa colpiscono il Giappone con la seconda bomba atomica che esplode a 500 metri dal suolo, sopra a una zona industriale risparmiando così in parte il centro della città, uccidendo 39mila persone

Per questo occorre avere davanti agli occhi le immagini delle conseguenze. Nessuno deve poter dire di non esserne stato consapevole. Lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri nipoti, al mondo intero.

La crisi internazionale sta precipitando, ma siamo ancora in tempo. La speranza è che i venti di guerra vengano dispersi e lascino il posto alla pace. Possibilmente duratura.

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