Olimpiadi

Malagò: “Ori e vaccini, la doppia missione dell'Italia a Tokyo”

di dario Ricci

(ANSA)

2' di lettura

L’obiettivo è riuscire a conseguire “più ori rispetto agli 8 di Rio 2016”, Anche perchè più saranno le vittorie e maggiore sarà il sostegno alla campagna vaccinale anti-Covid. A lanciare lo spot in prospettiva è il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in occasione dell’apertura di Casa Italia a Tokyo 2020. Vittorie e vaccini: questa quindi la doppia missione dell'Italia nella torrida e deserta olimpiade nipponica.
Sensibilizzare - Una campagna di sensibilizzazione al vaccino anti-Covid con video degli atleti che vinceranno la medaglia d’oro alle Olimpiadi: questa l'idea lanciata dal numero uno del Coni . Il tutto è frutto di un accordo con il ministro della Salute Roberto Speranza, dopo che altri comitati olimpici avevano avviato una campagna simile nel loro paese per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’efficacia del vaccino. Uno stimolo in più per gli atleti azzurri per provare ad andare ancora oltre Rio 2016. Questo è infatti l’obiettivo dichiarato da tempo dal numero uno del Coni: “Dobbiamo arrivare almeno a 30 medaglie, spero con più degli 8 ori presi a Rio”, ha ribadito il capo dello sport italiano.
Quota 40 - Stuzzicato ancora una volta su proiezioni che vedono l’Italia addirittura oltre la soglia delle 40 medaglie, anche se ’solo’ con 8 ori. Sul colore più nobile, sarebbe come eguagliare Rio mentre Malagò sogna di andare oltre: “41 medaglie di cui 8 d’oro? Sulle 41- replica ironicamente Malagò - potrebbe andare bene, ma direi che l’importante sarebbe comunque rimanere con il tre davanti… Certo, se qualcosina possiamo lasciare sulle altre posizioni e aumentare qualche oro non sarebbe male. Dobbiamo vincere più di 8 ori. Dobbiamo mettere un 3 nelle medaglie complessive”.

Sorprese - Tennis, golf, tutte discipline che Malagò in passato ha citato tra le possibili sorprese. Ma c’è una medaglia che sognerebbe davvero il numero uno dello sport italiano: “Sono 30 anni che il volley insegue l’oro. È ora di sfatare questo tabù”, si dice convinto Malagò. Domani la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi più tormentate ma anche “indimenticabili” della storia: “Il messaggio è che il mondo non può fare a meno delle Olimpiadi - si dice convinto - Un tipo di vetrina che nessun altro mondo può permettersi. Anche se nulla è facile o semplificato: la logistica, i trasporti, i protocolli, le app…”. Anche se, ormai, non sembra contemplata la parola fine anticipata, al contrario di quanto evocato da una frase del ceo di Tokyo 2020, Toshiro Muto: “Sospensione delle Olimpiadi? Non ho alcun elemento per pensare che possa accadere”, ha chiosato Malagò.

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