ancora allerta

Maltempo: Piemonte e Liguria contano danni e vittime. In Emilia Romagna attesa la piena del Po

Sono 108, quasi un decimo del totale, i Comuni piemontesi che hanno subito danni dall'alluvione dei giorni scorsi. Persone isolate nel Bresciano

Maltempo al Nord, tra frane e allagamenti, ma il Mose funziona

6' di lettura

«Nell'immediato la Regione interverrà con i fondi destinati alle calamità. Ma qui siamo davanti a una situazione straordinaria in un momento già di per sé straordinario. A causa della pandemia quest'anno la Regione incasserà 200 milioni in meno di imposte. In queste condizioni se non c'è l'intervento del governo non ci rialziamo». Lo afferma il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, in un'intervista alla Stampa. Ma l’emergenza coinvolge non solo il Piemonte ma anche Lombardia ed Emilia dove ora si attende l’ondata di piena dei grandi fiumi a cominciare dal Po. Intanto, dal pomeriggio di domenica arriva un nuovo peggioramento dal Nordovest verso il Veneto.

Piogge e temporali più intensi sui rilievi e tra Liguria di Levante e Triveneto. Tendenza ad attenuazione delle precipitazioni durante la notte da Ovest. Temperature in diminuzione, minime tra 11 e 15. Al Centro piogge e temporali sulla Toscana in estensione entro la notte alle restanti regioni. Temperature stabili, minime tra 14 e 18. Al Sud tempo perlopiù asciutto. È la sintesi delle previsioni di 3bmeteo.com.

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Emilia Romagna: attenzione per la piena del Po

È ancora allerta per il maltempo anche in Emilia-Romagna. Arpa e Protezione civile hanno diramato una nuova allerta arancione per rischio idrogeologico nella pianura e nella bassa collina delle province di Parma e Piacenza e per vento sull'Appennino emiliano. L'allerta è valida da ora e per tutta la giornata di domani, lunedì 5 ottobre. Particolare allerta per il passaggio della piena del Po nel Piacentino. In seguito ai nubifragi, nelle ultime 24 ore il livello del fiume Po è salito di sei metri e sono sotto pressione anche i laghi Maggiore e di Como. È quanto emerge da un'elaborazione della Coldiretti sulla base del monitoraggio dell'Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo). Il colmo di piena dovrebbe però essere contenuto entro il livello 2 (arancione) e non superare i 5 metri.

In Piemonte 108 comuni colpiti

Drammatica la situazione in regione. Sono 108, quasi un decimo del totale, i Comuni piemontesi che hanno subito danni dall'alluvione dei giorni scorsi. Lo comunica la Protezione civile della Regione. I volontari attivi sui cantieri aperti per il ripristino delle opere danneggiate sono 1360. Ancora numerose le utenze senza corrente elettriche. Enel ne ha comunicate 2700 nel Verbano-Cusio-Ossola, 2360 in provincia di Vercelli; 1500 in provincia di Cuneo, 1000 in provincia di Biella, 240 in provincia di Novara 240, 180 in provincia di Torino; 13 nell'Alessandrino. Domenica mattina, intanto, è stata riaperta al traffico l'autostrada A5 Torino-Aosta. Era stata chiusa sabato, nel tratto tra Quincinetto e Scarmagno.

Morti e dispersi

Sono state tutte recuperate le persone rimaste bloccate dal maltempo a Vievola, sul versante francese del Colle di Tenda. Domenica mattina l'elicottero 'Drago 55' dei vigili del fuoco ha recuperato otto persone, cinque italiani e tre francesi, che si trovavano ancora nella piccola stazione della frazione di Tenda. Lo rende noto all'Ansa il Comando dei vigili del fuoco di Cuneo.

Quattro morti trovati in Liguria

Sale a quattro il numero di morti ritrovati in Liguria. Il quarto cadavere è stato rinvenuto nel pomeriggio di domenica, sulla scogliera a Sanremo, è di un uomo di carnagione bianca in un discreto stato di conservazione. Il mare mosso impedisce di avvicinarsi via mare e si valuta perciò l'ipotesi di recuperare il corpo con l'ausilio di un elicottero. In precedenza era stato ritrovato nel fiume Roya un altro cadavere. Il corpo si trovava in una frazione di Ventimiglia. Una ulteriore vittima è stata trovata tra i detriti della mareggiata in Liguria, questa volta sulla spiaggia di passeggiata Oberdan, a Ventimiglia. In mattinata un morto era stato rinvenuto ai Tre Ponti di Sanremo.

È stato ritrovato morto il malgaro disperso da sabato al confine con la Francia. Il corpo è stato recuperato nel fiume Roya. Era un francese di origini italiane. Nella valle Roya oggi un elicottero dei Vigili del Fuoco italiani ha portato a valle una famiglia di 4 malgari, tra i quali due persone anziane, in alpeggio della località Casterino, a Tenda. Un altro malgaro, in un altro alpeggio della zona, ha preferito restare in alta montagna.

Valle Tanaro, scuole danneggiate

Resta pesante la situazione in valle Tanaro, una delle zone più colpite dall'alluvione di venerdì e sabato. A Garessio è interrotta in tutto il paese la fornitura di gas, metà delle case non hanno luce né acqua. È il quadro fatto domenica mattina dal sindaco Ferruccio Fazio. «Siamo in stato di emergenza .E per la prima volta l'alluvione è arrivata a ottobre. Temiamo che a novembre si possa ripetere». Ci sono, infatti, i precedenti del 1994 e del 2016 a fare temere per altri episodi di devastante maltempo nel periodo autunnale. Sicuramente - conclude Fazio - chiederò alla Regione di abbattere il ponte “generale Odasso” quanto prima». L'infrastruttura era stata restaurata dopo l'alluvione del 2016, ma le sue arcate formano una diga che, con la piena del Tanaro, causa l'inondazione di buona parte dell'abitato. Più a valle, a Ceva sono state colpite anche le scuole. «Ci sono danni in tutti gli istituti - spiega il sindaco, Vincenzo Bezzone - alla mensa e alla bocciofila. Inoltre le imposizioni anti Covid non ci permettono di usare spazi di fortuna». Le scuole a Ceva non riapriranno sicuramente prima di mercoledì.

Nubifragi nel Nord-Ovest

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Il presidente del Piemonte martedì a Roma

«In condizioni normali non si può aspettare un minuto ma nelle condizioni attuali, mentre faticosamente ci stiamo risollevando dal Covid, ogni secondo perso è di troppo», sottolinea Cirio. «Ho parlato con il presidente della Protezione civile Borrelli, con i ministri Boccia e De Micheli. Martedì, dopo aver visitato tutte le province colpite, sarò a Roma a ribadire che servono al più presto le risorse per ripartire. Mi conforta - aggiunge - la telefonata del presidente Mattarella: ha assicurato che lo Stato non ci lascerà soli. È una persona straordinaria, in lui ripongo la massima fiducia».

Cirio: sbloccare piani per pulizia fiumi e torrenti

Accanto alle risorse, «servono nuove regole. Se a valle non si sono verificati disastri, è anche perché le opere di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico eseguite dopo il 1994 sono servite», dichiara Cirio.

«È la seconda lezione di questi ultimi mesi. La prima ce l'ha impartita il Covid: guai a tagliare sulla sanità. Questa giornata ci dice che anche sulla tutela del territorio è vietato abbassare la guardia. Ma il ministro dell'Ambiente Sergio Costa sblocchi i piani straordinari per la pulizia dei fiumi e torrenti. Ci sono tante e tali restrizioni che impediscono ai comuni e alle regioni di intervenire; è ora di eliminarle».

17 persone isolate nel Bresciano

Un gruppo di 17 persone è isolato nella frazione Sant'Antonio di Corteno Golgi, nel Bresciano, dopo che il distacco di una frana con un fronte di circa 100 metri ha interrotto l'unica strada che collega il piccolo centro. Un elicottero dei Vigili del fuoco è partito per recuperare il gruppo.

Il maltempo flagella il sud-est della Francia

Emergenza anche in Liguria

«In Liguria continua senza sosta il lavoro per fronteggiare i danni causati dall'ultima ondata di maltempo. A Triora, l'unica località rimasta isolata a causa di una frana, il Dipartimento nazionale di Protezione Civile su nostra richiesta ha già inviato un nucleo del reggimento Genio dell'Esercito per verificare la fattibilità del ripristino della viabilità della strada provinciale, che speriamo avvenga al più presto. Ad Airole invece in sole 24 ore abbiamo reso transitabile per i mezzi di soccorso il tratto danneggiato della statale 20 e entro domani la strada tornerà percorribile da tutti a senso unico alternato». Lo comunica il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, dopo la richiesta inviata al governo dello stato di emergenza e dopo il sopralluogo compiuto sabato nell'estremo ponente ligure per verificare i danni del maltempo. Ripristinate 15mila delle 20mila utenze elettriche fuori servizio.

Attesa nuova allerta nel Levante ligure

Toti ha richiamato ancora alla massima attenzione e a non abbassare la guardia «in quanto tra poco il centro e tutto il levante ligure torneranno in allerta gialla per temporali fino alla mezzanotte di domenica». Il presidente di Regione ha concluso ringraziando «i previsori, i tecnici e i volontari della Protezione Civile per lo straordinario lavoro fatto e che stanno facendo anche in queste ore».

Allerta gialla nel Lazio

Il Centro Funzionale Regionale rende noto che il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso domenica l'avviso di condizioni metereologiche avverse con indicazione dal pomeriggio per le successive 18-24 ore, si prevedono sul Lazio: precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati.

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