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Mancano gli installatori, formazione nelle imprese

È la professionalità oggi più richiesta, in futuro boom del manifatturiero. EY stima che sarà necessario investire 36 miliardi di euro per centrare gli obiettivi
di fotovoltaico al 2030

di Alexis Paparo

(dusanpetkovic1 - stock.adobe.com)

2' di lettura

«Resta da vedere se l’Europa sarà in grado di assumere oltre un milione di lavoratori necessari per raggiungere gli obiettivi di energia solare dell’Ue. In questo momento, c’è un grave collo di bottiglia di installatori». Arthur Daemers di SolarPower Europe entra nei dettagli di uno dei problemi più impellenti con cui si interfaccia il fotovoltaico. «L’anno scorso avremmo potuto installare più energia solare, anche domestica, ma si sono verificate liste di attesa anche di un anno, per mancanza di forza lavoro. I governi nazionali e le autorità locali avranno un ruolo importante per garantire che vengano promossi percorsi di carriera verdi».

Senza attendere i governi, utility, produttori e associazioni di tutta Europa si stanno muovendo per sponsorizzare corsi di formazione per professionalità specifiche, come installatore e montatore di impianti, specialista elettrico e site manager, da inserire in presa diretta nel mercato delle rinnovabili. Guardando solo all’Italia, EY stima che, con riferimento al dato relativo all'installato atteso, del solo fotovoltaico, previsto tra il 2020 e il 2030, sarà necessario investire 36 miliardi di euro (questo e altri temi legati alla transizione energetica saranno approfonditi dell’EY Energy Summit 2023, il 18 maggio a Roma).

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Fra i vari progetti partiti nell’ultimo periodo, è interessante quello di Fundación Generation Spain, che nel 2022 ha creato un programma pilota di formazione professionale per installatori di pannelli fotovoltaici dedicato a disoccupati o a chi necessita di acquisire nuove competenze lavorative.

«Il programma, di base a Siviglia e Cordoba, è stato lanciato nel 2022, e sta avendo circa cento partecipanti all’anno. Il 57% ha più di 40 anni e il 96% è impiegato in aziende della regione», spiega Natalia Molina Calavita, employer engagement lead di Fundación Generation Spain. «Stiamo pianificando di replicare il programma nel 2024, e considerando l’espansione in altre regioni spagnole».

Entrando nel dettaglio delle specifiche professionalità, Daemers sostiene che, per i prossimi dieci anni, la maggior parte dei posti di lavoro del settore solare rimarrà legata all’implementazione e all’installazione. «Tuttavia, visto che in Europa ci si concentra sempre di più sulla produzione solare e viene regolarmente annunciata la costruzione di nuovi stabilimenti, prevediamo un aumento dei posti di lavoro nel manifatturiero (il 9% nel 2021), un settore strategico per l’Europa. Immaginiamo di assistere anche a un boom nei comparti di smantellamento e riciclaggio: la maggior parte dei pannelli deve ancora raggiungere la fine del proprio ciclo di vita, ma nei prossimi anni vedremo aumentare il fabbisogno di forza lavoro in questo ambito».

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