ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùGuerra in Ucraina

Mandato di arresto per Putin, segnale politico che allontana i negoziati di pace

Per Paola Gaeta, ordinario di diritto internazionale penale - al Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra - il mandato d’arresto dell’Aja ha soprattutto un significato politico

di Patrizia Maciocchi

Guerra in Ucraina, ciò che resta di Bakhmut

2' di lettura

«Il mandato d’arresto internazionale ricorda troppo da vicino quello contro il leader sudanese Omar Hasan Ahmad al-Bashīr, inutilmente incriminato dalla Corte penale per il genocidio in Darfur». Per Paola Gaeta, ordinario di diritto internazionale penale, al Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra, il mandato d’arresto dell’Aja è soprattutto un forte segnale politico.

Perchè l’atto d’accusa nei confronti di Putin non contesta l’aggressione?

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Perchè la Corte penale dell’Aja non ha giurisdizione sullo Stato aggressore, la Russia, che non l’ha riconosciuta. Per perseguire il reato di aggressione è necessario un riconoscimento da parte di entrambi gli stati impegnati nel conflitto.

Quale è la differenza con il Tribunale dell’ex jugoslavia che è riuscito a processare Milosevic?

Il Tribunale dell’ex Jugoslavia, era un Tribunale ad hoc. Nato non in forza di un Trattato che deve essere ratificato dagli Stati, ma per effetto di un atto del Consiglio di sicurezza dell’Onu e dunque vincolante. Quanto a Milosevic è stato consegnato dal Governo di Belgrado.

Quante probabilità ci sono che accada le stessa cosa?

Le prospettive di arresto sono minime. Direi che non è pensabile che si consegni, molto improbabile che venga rovesciato e dunque estradato all’Aja. Altrettanto scarse sono le possibilità che “viaggi” in Europa o in paesi nemici.

Quindi il mandato dell’Aja potrebbe non sortire alcun effetto, al di là del segnale politico, come è avvenuto per il dittatore sudanese Omar Hasan Ahmad al-Bashīr?

Esattamente. Il regime di Ahmad al-Bashīr è caduto per un colpo di stato, ma il mandato d’arresto nei suoi confronti, emesso dal procuratore della Corte penale internazionale, Luis Moreno-Ocampo per crimini contro l’umanità e crimini di guerra nel Darfur, non è mai stato eseguito. Al-Bashīr ha viaggiato solo in paesi amici nei quali non è mai stato arrestato.

La richiesta del mandato d’arresto per Putin è del 22 febbraio, con un via libera di oggi. Ci sarebbero state più chance di renderlo prima o poi esecutivo se fosse rimasto segreto?

Direi di sì. Certo l’effetto “sorpresa” avrebbe potuto facilitare un eventuale arresto, per quanto non mi sembra ci siano grandi possibilità che Putin esca dalla Russia. Ma forse da parte della Corte penale l’intenzione era più quella di dare un segnale politico.

Può essere però un segnale che allontana le possibilità di un negoziato di pace...

Questo è sicuro. Sarà difficile che Putin potrà sedersi ad un tavolo di trattative al di fuori di una sua zona “franca”. Credo che la pace sia decisamente più lontana.

Perchè nessun mandato invece nei confronti della manovalanza, dei graduati russi che sono già stati arrestati dagli ucraini e accusati di crimini di guerra?

Perchè si è voluto sparare molto in alto. Però poi è più difficile cogliere il bersaglio.

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