Vertice al ministero dell’Interno

Manifestazioni, il Viminale dà il via alla stretta: tolleranza zero contro i violenti

Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgere riunisce i vertici delle forze di polizia e dell’intelligence - Massima allerta per le piazze

di Marco Ludovico

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2' di lettura

Non si può più sbagliare, non può più accadere. La riunione convocata oggi dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, segna una svolta sull’azione di ordine pubblico. L’allarme su Forza Nuova, protagonista degli scontri a Roma sabato 9 ottobre con l’assalto finale alla sede della Cgil, è solo uno dei dossier caldi sui tavoli del Viminale. Le tensioni No Vax e No Green Pass attraversano la penisola in modalità fluida, come dicono gli addetti ai lavori. Prevenzione informativa senza buchi o sorprese e massima efficienza sulla piazza sono adesso la linea del Viminale senza alcun cedimento o esitazione. Se fosse necessario, ma solo in quel caso, si farà ricorso alla forza.

Situazioni a rischio ovunque

Provincia per provincia, prefetto e questore stanno mettendo a fuoco ogni situazione a rischio. Venerdì scatta l’obbligo di green pass per tutti. Il rischio di tensioni, disordini, manifestazioni improvvisate o non autorizzate è dietro l’angolo. Anzi, fuori di metafora, davanti agli occhi in molti casi. Il ministro Lamorgese così riunisce il capo della Polizia Lamberto Giannini, i comandanti generali dell’Arma, Teo Luzi, e della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, più i vertici dell’intelligence (Aisi, Dis e Aise). C’è da mettere a frutto gli errori emersi a Roma. Non devono più ripetersi. E c’è soprattutto da valutare e pesare il quadro frastagliato e insidioso della minaccia.

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L’azione per l’ordine pubblico

Al Viminale si è parlato di possibili circolari destinate ai responsabili sul territorio della sicurezza pubblica, prefetti e questori. Sono, questi ultimi, i «fusibili» finali: a loro spetta emanare l’ordinanza con le modalità dei servizi di forza pubblica impiegati. E sono i primi a rispondere in caso di problemi. Dopo la riunione di oggi del Cnosp, comitato nazionale ordine e sicurezza pubblica, che vede appunto il ministro con i vertici del comparto sicurezza e intelligence, si valuterà l’eventuale invio di una circolare alle autorità territoriali. Il capo della Polizia, a sua volta, sta per inviare ai questori una circolare sul green pass e l’accesso dei cittadini agli uffici delle questure.

Norme e prassi consolidate

Ma le circolari eventuali sull’ordine pubblico non potranno che essere generiche perchè ciascun questore e prefetto deve fare i conti con la realtà della propria provincia. Nè tantomeno si può accentuare l’intensità dell’uso del ricorso alla forza. Oltre le norme di legge, le modalità di gestione della piazza sono ormai consolidate dopo la circolare dell’allora capo della Polizia Antonio Manganelli. Solo in situazioni inevitabili e di massima criticità va affrontato lo scontro fisico: ma non va mai cercato nè tantomeno sollecitato. Poi, certo, nel concreto delle urla e confusioni della piazza può accadere di tutto. E di certo il ministro dell’Interno non ammetterà altri episodi come quelli di sabato. Sarebbero intollerabili come ha fatto intendere anche il presidente del Consiglio Mario Draghi. È probabile, per una coincidenza di interessi, che alla fine il livello di tensione si abbassi.

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