Dalle pensioni minime allo smart working fino al payback per la Sanità: l’ultimo assalto alla manovra 2023
Nei primi giorni della settimana è atteso il giudizio della Commissione europea sulla prima legge di Bilancio del governo Meloni
di Marzio Bartoloni e Andrea Carli
I punti chiave
4' di lettura
Dalle pensioni minime a 600 euro all’innalzamento da 6mila a 8mila euro della decontribuzione per l'assunzione di giovani under36 fino alla proroga dello smart working. E poi ancora il superbonus e il payback in Sanità con lo stop al pagamento di 2 miliardi per le aziende che producono dispositivi medici. La maggioranza ha segnalato 200 emendamenti in tutto dei mille rimasti dopo la tagliola dell’ammissibilità a cui si aggiungono altri 250 dell’opposizione.. Dei 200 rimasti 95 sono di FdI, 55 della Lega, 40 di FI e 10 di Noi Moderati. Con le ultime modifiche la manovra comincerà subito la corsa in Parlamento con il varo entro il 31 dicembre, mentre il testo è atteso a giorni anche a Bruxelles.
Il pacchetto di emendamenti segnalati per la Bilancio
La maggioranza è al lavoro in queste ore sui 200 emendamenti alla manovra “segnalati” per l'esame prioritario in commissione Bilancio da far partire domani. Forza Italia indicherà certamente le sue proposte bandiera e cioè l'ulteriore innalzamento delle pensioni minime a 600 euro - su questo in particolare c’è l’emendamento a firma di Alessandro Cattaneo che istituisce un fondo da 500 milioni per l’indicizzazione delle minime - e l'innalzamento da 6mila a 8mila euro della decontribuzione per l'assunzione di giovani under36. Verranno segnalati anche emendamenti sul fronte superbonus, che arrivano da tutta la maggioranza, nonostante sul tema una soluzione dovrebbe arrivare attraverso lo strumento del decreto aiuti quater. Altri emendamenti segnalati dagli azzurri ci saranno sul sostegno ai comparti della sicurezza e della scuola.
Le modifiche segnalate da Fratelli d’Italia
Per quanto riguarda FdI tra i 95 emendamenti segnalati dovrebbe esserci quello riguardante la sospensione per un anno o 6 mesi del meccanismo del payback per le imprese produttrici di dispositivi sanitari che proprio nei giorni scorsi si sono visti arrivare la richiesta di pagare 2 miliardi di sforamento del tetto di spesa entro 30 giorni. Tra gli altri emendamenti segnalati da Fdi anche l'aliquota agevolata per il gasolio agricolo e la proroga del lavoro agile per i lavoratori fragili e i genitori lavoratori con figli minori di anni 14. Fondi per le materie Stem (scientifiche) nella scuola così come la proroga delle risorse per le trasmissioni di Radio Radicale. Spunta, infine un fondo 'per la realizzazione dei Giochi della Gioventù', con una dotazione pari a 20 milioni di euro.
Le proposte indicate dalla Lega
Tra le 55 proposte indicate dalla Lega quella del taglio dell'Iva sul pellet (ora al 22%) il sostegno al comparto della sicurezza ma anche una riguardante la qualità dell'aria con interventi per ridurre l'inquinamento. Nessuna proposta di modifica segnalata dal Carroccio sul fronte del Pos o sul tetto al contante, entrano invece una serie di proroghe di agevolazioni per le popolazioni terremotate.
Settimana calda per la manovra di bilancio
Quella che si sta per aprire sarà una settimana calda sul fronte della manovra. In primo luogo perché da lunedì 12 dicembre a venerdì 16 si svilupperà la protesta dei sindacati contro le misure attualmente previste dal ddl di Bilancio. Si delinea una mobilitazione a livello regionale promossa da Cigl e dalla Uil. Nei primi giorni della settimana è poi atteso il giudizio della Commissione europea sulla prima legge di Bilancio del governo Meloni: sotto osservazione l’innalzamento dell’obbligo delle transazioni col Pos a 60 euro e la soglia di 5mila euro per il contante.
Cgil, da domani manifestazioni in tutte le regioni
Nel ricordare la mobilitazione delle prossime ore contro la manovra, la Cgil ha ribadito le richieste del sindacato: aumentare i salari detassando gli aumenti dei contratti nazionali, portando la decontribuzione al 5% per i salari fino a 35.000 euro per recuperare almeno una mensilità, e introducendo un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all’inflazione (così detto recupero del drenaggio fiscale). Si chiede inoltre di conferire tutele a tutte le forme di lavoro, assegnando ai ccnl un valore generale, sancendo così anche un salario minimo e diritti normativi universali; di eliminare le forme di lavoro precario per un unico contratto di inserimento al lavoro con contenuto formativo. Serve poi una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività e la tassazione degli extraprofitti che generi risorse per un contributo straordinario di solidarietà. Cgil punta anche alla rivalutazione delle pensioni; risorse per il diritto all’istruzione, per la sanità che ha affrontato e sta affrontando gli effetti drammatici della pandemia; di cancellare la Legge Fornero e introdurre: l’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e “povere”, il riconoscimento del lavoro di cura, il riconoscimento delle differenze di genere, l’uscita con 41 anni di contributi.
Riunione di maggioranza sul superbonus
Altro fronte aperto è quello del Superbonus, lunedì 12 dicembre è prevista una riunione di maggioranza con i tecnici sull’argomento. Il provvedimento di riferimento è, in questo caso, il dl Aiuti quater, in discussione in commissione Bilancio al Senato. «Ci sono tante proposte al vaglio - ha spiegato il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani - ma occorre avere il parere di conformità da parte del Ministero dell’ Economia e delle Finanze. C’è la possibilità di rinviare la presentazione della Cilas», ha aggiunto. L’ipotesi sulla quale si lavora è quella di una riapertura dei termini al 31 dicembre o a 15 giorni dopo la pubblicazione della legge di bilancio. Mentre sullo sblocco dei crediti lo strumento su cui si lavora è quello della compensazione con i modelli F24.
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