Politica economica

Manovra 2022, più fondi per la cultura

Dal potenziamento dei fondi per il cinema e l'audiovisivo, alle nuove risorse per contrastare lo spopolamento dei borghi, alle norme per biblioteche, archivi e librerie, dai fondi per la tutela del patrimonio culturale al sostegno al reddito per i lavoratori dello spettacolo fino alla proroga del bonus facciate

di Giuditta Giardini

(ANSA)

4' di lettura

Il 28 ottobre, il Consiglio dei Ministri ha varato il Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2022 e il bilancio pluriennale 2022-2024, targati Mario Draghi e Daniele Franco. Nel testo sono indicate tutte le misure disegnate dal governo: dall’incremento dei fondi culturali, ai bonus fiscali per privati e istituti culturali. Per la cultura c'è più lungimiranza, ma manca ancora un disegno a lungo termine.

Patrimonio culturale

A partire dal 2022 sarà incrementato con 100 milioni di euro il fondo per la tutela del patrimonio culturale. Dando attuazione all'articolo 9 della Costituzione, il fondo assicura risorse stabili alla tutela del patrimonio culturale e consente di pianificare con ragionevole anticipo gli interventi prioritari sul patrimonio dello Stato. Il Fondo Cultura, istituito con il decreto rilancio del maggio 2020 per promuovere gli investimenti sul patrimonio culturale materiale e immateriale e aperto alla partecipazione di soggetti privati, sarà rifinanziato con 20 milioni di euro per 2022 e 2023. I finanziamenti per le istituzioni culturali vengono incrementati di 20 milioni di euro a partire dal 2022. Il sostegno statale per la prima volta raggiunge i 70 milioni di euro all'anno.

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Cinema e spettacolo

Anche il fondo previsto dalla riforma Franceschini del 2016 per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo viene incrementato di ulteriori 110 milioni di euro. L'importo minimo annuale del fondo, nel 2016 di 400 milioni di euro, partirà ora da 750 milioni. Questo progressivo aumento ha permesso di stabilizzare il tax credit cinema al 40% una misura fiscale estremamente vantaggiosa che sta attraendo in italia numerose produzioni internazionali. Subirà un incremento anche il Fondo per lo Spettacolo (Fus) portato a 20 milioni di euro, che supera così i 400 milioni totali annui. È così potenziato il sostegno finanziario ad enti, istituzioni, associazioni ed imprese operanti nei settori delle attività musicali, teatrali, circensi, di spettacolo viaggiante e di danza.
Con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per il 2022 e 40 milioni per il 2023, la legge di bilancio lancerà un fondo per il Sostegno Economico Temporaneo-SET. Si tratta di una delle misure che faranno parte del nuovo welfare dei lavoratori dello spettacolo caratterizzato in modo strutturale da lavoro discontinuo per il carattere delle prestazioni e non per scelta dei lavoratori stessi. La legge rimanda la quantificazione finale delle risorse e la definizione dei criteri per l’accesso e l'erogazione del SET al DDL collegato da discutere in prima battuta in Senato. Per le fondazioni lirico sinfoniche viene istituito un nuovo fondo per il loro risanamento con una dotazione di 100 milioni di euro per l'anno 2022 e 50 milioni di euro per il 2023. (In foto per la prima volta La Calisto di Francesco Cavalli alla Scala il 31 ottobre 2021)


Turismo

L'approvanda legge di bilancio prevede inoltre meno tasse per le attività commerciali dei comuni con una popolazione inferiore ai 500 abitanti. Questa manovra tenderebbe a favorire il turismo e contrastare il progressivo abbandono dei piccoli centri e la desertificazione commerciale. Per i commercianti al dettaglio che iniziano, proseguono o trasferiscono la propria attività in un comune con una popolazione fino a 500 abitanti delle aree interne, possono beneficiare per gli anni 2022 e 2023 dell’esenzione dall'imposta municipale propria per gli immobili siti nei predetti Comuni. Lo Stato, le Regioni, le Province autonome e gli Enti locali potranno anche concedere in comodato ai commercianti e agli artigiani beni immobili di loro proprietà che non sono utilizzati per fini istituzionali.

Librerie, biblioteche e Archivi di Stato

Saranno stanziati 30 milioni di euro per 2022 e altrettanti per il 2021 a sostegno delle biblioteche dello stato, agli enti territoriali e agli istituti per l'acquisto dei libri e per promuovere l'editoria. Inoltre 10 milioni di euro saranno spesi per il 2022 e 2023 per il tax credit delle librerie, ossia l'incentivo fiscale che aiuta le librerie indipendenti situate nei piccoli centri. Sarà stanziato un credito d'imposta in favore delle imprese editrici di quotidiani e di periodici per il 30% delle spese sostenute per l'acquisto di carta.
Gli Archivi di Stato non saranno esenti dai benefici, infatti nella Legge sarà autorizzata una spesa di 100 milioni di euro fino al 2025 per l'acquisto di immobili da adibire ad archivio. La cifra coprirà anche interventi di ammodernamenti, adeguamento, antincendio e antisismici. Dal 2022, inoltre, si prevede una spesa di 5 milioni di euro annui per la locazioni di immobili destinati ad Archivio. Al Fondo per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione si aggiungeranno altri 100 milioni stanziati per il 2022.

Bonus e agevolazioni

Con la legge di bilancio si intende inoltre stabilizzare e rendere permanente 18App, il bonus cultura per i neo-diciottenni da spendere tra cinema, musica, concerti, eventi culturali, libri. musica, musei, teatri, parchi, danza, corsi di musica e di teatro, lingua straniera, abbonamenti a quotidiani anche digitali. Sarà prorogato per tutto il 2022 il Bonus Facciate, un credito di imposta, pari al 90% per il 2021, che verrà ridotto al 60% nel 2022. Con il bonus si intende rilanciare gli investimenti nel settore edilizio permettendo il restauro e il recupero delle facciate dei palazzi, specialmente quelli storici dei centri cittadini, in mano ai privati.

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