Manovra, verso aumento cedolare su affitti brevi dal 21 al 26%
L’indice della manovra contiene un articolo per la “modifica della disciplina fiscale sulle locazioni brevi” che potrebbe contenere un aumento della cedolare secca
I punti chiave
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Rischio aumento delle tasse sugli affitti brevi. L’indice della manovra contiene un articolo per la ’modifica della disciplina fiscale sulle locazioni brevi’ che potrebbe contenere, a quanto si apprende, un aumento della cedolare secca attualmente pagata su questo tipo di affitti, con il passaggio dal 21% al 26%. La norma non è ancora stata scritta nella sua versione definitiva. In attesa della legge a cui sta lavorando Daniela Santanché per mettere ordine nel mondo degli affitti brevi, ma che non ha ancora visto la luce, la legge di bilancio potrebbe dunque in parte fare cassa aumentando la cedolare secca sui cosiddetti Airbnb.
La norma
Il titolo della norma era passato inosservato a molti della maggioranza quando è girato il primo schema della manovra”Articolo 19, modifiche alla disciplina fiscale sulle locazioni brevi e sulle plusvalenze in caso di cessione a titolo oneroso di beni immobili”. Ma dietro si nasconde un aumento della tassazione per i bed & breakfast: l’incremento della cedolare dovrebbe valere anche se si affitta per un solo giorno.
L’aumento
Un aumento quasi di un quarto del peso fiscale per milioni di italiani che, soprattutto nelle località ad alta attrazione turistica (Roma, Milano, Firenze, Venezia, Palermo ma non solo) e nelle località balneari stanno mettendo a reddito così le loro abitazioni , che si tratti di prima casa o di più appartamenti; secondo molti facendo una concorrenza non leale alle strutture che pagano più tasse, a partire dagli alberghi.
Le categorie in allarme
Una prospettiva che già allarma Confedilizia, che parla di “un grave errore”, e che irrita anche l’Abbac, l’associazione nazionale del settore: “Ci sentiamo spremuti come limoni”, dichiara il presidente Agostino Ingenito.
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