Ddl di bilancio

Manovra alla Camera per il sì definitivo. Upb: taglio Irpef di 264 euro per 27,8 milioni di contribuenti

Secondo lo studio dell’Ufficio parlamentare di bilancio un contribuente su 8 (il 12,5%) beneficia per più di 500 euro dalla riforma dell’Irpef

Tutti i bonus della manovra

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La riforma dell’Irpef prevista dalla manovra «comporta a regime una riduzione del prelievo di circa 264 euro medi pro capite (circa l'uno per cento del reddito disponibile) per 27,8 milioni di contribuenti, pari a circa due terzi del totale».È quanto emerge dal rapporto dell’Ufficio parlamentare di bilancio “La revisione dell’irpef nella manovra di bilancio” pubblicato utilizzando il modello di microsimulazione dell'Ufficio parlamentare di bilancio. A fronte della riduzione media stimata, per circa la metà dei beneficiari l’importo effettivo sarà di 185 euro, mentre un contribuente su 8 (il 12,5%) beneficia per più di 500 euro.

L’impatto del taglio Irpef

Nel capitolo “valutazione dell’impatto” si spiega che l’onere complessivo a regime è stimato in 7,3 miliardi e, quindi, ’’non si discosta in modo significativo rispetto alle valutazioni riportate nella relazione tecnica (circa 7 miliardi). La simulazione è stata condotta «su una platea rappresentativa di contribuenti eterogenei, consente di evidenziare un incremento di imposta per circa 370.000 individui, in media pari a 188 euro pro capite, per un totale di 70 milioni complessivi». Questo fenomeno si verifica in generale, spiega l’Upb, «per effetto del disallineamento tra reddito imponibile (su cui si determina l'imposta) e il reddito complessivo (su cui si calcolano le detrazioni): per esempio il secondo, ma non il primo include le locazioni sottoposte a cedolare secca».

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Upb: ai dirigenti più degli operai

Di fatto, sottolinea lo studio, i dirigenti avranno una riduzione delle imposte di 368 euro, oltre il doppio, in termini assoluti, di quella media degli operai, pari a 162 euro, mentre gli impiegati avranno un taglio delle imposte di 266 euro. Lo studio analizza l’impatto della riforma anche guardando non ai singoli contribuenti ma al nucleo familiare chiarendo che il 20% delle famiglie più povere è “sostanzialmente escluso” dai benefici per effetto dell’incapienza fiscale. In pratica il 50% dei nuclei in condizione economica meno favorevole “beneficia di circa un quarto delle risorse complessive (circa 1,9 miliardi), mentre il 10% più ricco beneficia di più di un quinto delle risorse (1,6 miliardi)”. Il 20% delle famiglie in condizione economica meno favorevole è di fatto escluso dall’ambito di applicazione dell’Irpef a causa dell’elevato livello dei redditi minimi imponibili e quindi non è coinvolto dalla revisione dell’Irpef.

Il testo in Aula alla Camera dal 28 dicembre per il sì definitivo

Dopo il via libera del Senato la legge di bilancio approda oggi 27 dicembre alla Camera. Dalle 15 la Commissione Bilancio di Montecitorio inizierà in sede referente l’esame della manovra. Relatrice è stata nominata la deputata del M5S, Daniela Torto, e la Commissione ha fissato per oggi alle 18 il termine per la presentazione delle proposte emendative. Il testo, tuttavia, si appresta a un ok da parte dell’Aula senza modifiche rispetto alla versione già approvata a Palazzo Madama. Testo che è atteso per domani 28 dicembre alle 14 in Aula per la discussione generale, con inizio delle votazioni non prima delle 18. Secondo il calendario i lavori proseguiranno poi il 29 e 30 dicembre (in seduta antimeridiana e pomeridiana, con prosecuzione notturna) ed, eventualmente, anche il 31.


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