Legge di Bilancio

Manovra, corsa contro il tempo per il via libera. Solo tre volte l’ok è arrivato sotto le feste

L’ok definitivo potrebbe arrivare solo sotto Capodanno, una eventualità registrata nella seconda repubblica solo in tre occasioni (2004, 2018 e 2020)

di Andrea Marini

Legge di bilancio, cosa contiene la Manovra economica

2' di lettura

È corsa contro il tempo per approvare la legge di bilancio 2022. Il disegno di legge deve ottenere il via libera dal parlamento entro il 31 dicembre, altrimenti scatta l’esercizio provvisorio. Il testo è ancora in discussione in commissione Bilancio, e per il momento l’approdo in aula al Senato è atteso per il 19 dicembre. Poi il testo dovrebbe arrivare blindato alla Camera il 21 dicembre, per ottenere il via definitivo entro Natale. Ma i continui contrasti nella maggioranza lasciano più di un dubbio su questo calendario, e l’ok definitivo potrebbe arrivare solo sotto Capodanno, una eventualità registrata nella seconda repubblica solo in tre occasioni (2004, 2018 e 2020).

I casi recenti del 2018 e 2020

Già l’anno scorso, nel 2020, con il Conte 2 (maggioranza M5S-Pd-Leu) il via libera definitivo alla manovra è arrivato da parte del Senato il 30 dicembre. Mentre l’anno prima, sempre il Conte 2, si era riusciti sa scongiurare il pericolo per un pelo, approvando almeno la legge di Bilancio la vigilia di Natale. Tuttavia l’anno prima, nel 2018, con il governo Lega-M5s, l'atteso e sofferto via libera alla manovra arrivò il 30 dicembre a un soffio dall’esercizio provvisorio: una legge di Bilancio corretta profondamente per venire incontro alla Ue e non incappare nella procedura di infrazione.

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Il caso della manovra del 2004

Nel 2004, con ministro dell’Economia e finanze Domenico Siniscalco (Governo Berlusconi-II), la manovra è stata approvata definitivamente il 29 dicembre. Fu un iter parlamentare molto travagliato. Il primo testo del governo arrivò alla Camera il 30 settembre. Il disegno di legge fu poi stralciato per dare vita a un “testo bis” licenziato da Montecitorio il 17 novembre. Dove, caso anomalo, fu di nuovo modificato dopo l’ok del Senato (16 dicembre), per ricevere il secondo via libera il 28 dicembre. L’ok definitivo è arrivato il giorno successivo da Palazzo Madama.

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