Il Ddl di bilancio

Manovra, le misure per i giovani: dal bonus prima casa a quello affitti, alla Carta cultura per i 18enni

Il provvedimento rinvia invece il nodo delle tasse: la destinazione degli otto miliardi all'anno dal 2022 per il taglio dell'Irpef e dell'Irap, tra famiglie e imprese, sarà decisa durante l’iter di conversione del provvedimento

di Andrea Carli

Ecco la manovra 2022 da 30 miliardi: taglio delle tasse, pensioni, proroga dei bonus

3' di lettura

Il testo da prendere in considerazione sarà quello che sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale. Ma la bozza della manovra da trenta miliardi che ha registrato il via libera del Consiglio dei ministri annuncia già una serie di misure destinate ai giovani: dalla proroga degli sgravi prima casa per gli under 36 al bonus affitti per chi ha meno di trent’anni, alla carta Cultura per i 18enni, al maestro di ginnastica per due ore a settimana in quarta e quinta elementare, al bonus mobili, al congedo di paternità di dieci giorni. Il provvedimento rinvia invece il nodo delle tasse: la destinazione degli otto miliardi all'anno dal 2022 per il taglio dell'Irpef e dell'Irap, tra famiglie e imprese, si deciderà nell'iter parlamentare, probabilmente in un emendamento del Governo durante l’esame del Ddl al Senato.

Incentivi per acquisto prima casa

Sono prorogati da giugno a dicembre del 2022 gli incentivi fiscali previsti per l'acquisto della prima casa da parte degli under36. Al Fondo di garanzia per la prima casa sono assegnati ulteriori 242 milioni di euro per il 2022.

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Bonus affitti

Arriva il bonus affitti per i giovani tra i 20 e i 31 anni non compiuti: detrazione dell’affitto del 20% (fino a massimo 2.400 euro l’anno per chi ha redditi entro i 15.493,71 euro) anche se trovano una stanza, invece di un appartamento intero.

Carta cultura per i 18enni

Dal 2022 i 18enni avranno una Carta elettronica per le spese culturali. La manovra rende strutturale il bonus Cultura introdotto nel 2016. La bozza del Ddl di Bilancio giunta sul tavolo del Consiglio dei ministri prevedeva un tetto di reddito di 25mila euro annui. Il paletto è poi saltato. Vengono stanziati 230 milioni l’anno per i 18enni residenti e in possesso di permesso di soggiorno. La Carta, il cui importo sarà fissato con decreto ministeriale, varrà per teatri, cinema, concerti, libri, quotidiani, musica e film, mostre, aree archeologiche e parchi, ma anche corsi di musica, teatro e lingua. Per le violazioni è prevista disattivazione della carta e cancellazione dall’elenco degli accreditati.

Sport alle elementari

Arriva il maestro di ginnastica per due ore a settimana in quarta (dall’anno scolastico 2023/2024) e quinta elementare (2022/2023).In particolare, è introdotto l'insegnamento curricolare dell'educazione motoria nella scuola primaria nelle classi quarte e quinte da parte di docenti forniti di idoneo titolo e la correlata classe di concorso “Scienze motorie e sportive nella scuola primaria”.

Bonus mobili

Arriva la proroga per tre anni, fino al 2024, del bonus mobili e elettrodomestici ma cala di due terzi il tetto di spesa in base al quale è calcolata la detrazione del 50%: in passato era a 10mila euro, poi nel 2021 è stato elevato a 16mila euro, ora passa a 5mila euro. Il bonus riguarda mobili o elettrodomestici per l’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. Sono interessati, in particolare, i grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori.

Congedo paternità

Il Ddl di Bilancio prevede il congedo di paternità di dieci giorni dal 2022, entro i cinque mesi dalla nascita del figlio. Il congedo era stato alzato da sette a dieci giorni con l’ultima manovra, ma solo per il 2021, ora invece la misura diventa strutturale.

Decontribuzione lavoratrici madri

In via sperimentale per l'anno 2022 è riconosciuto nella misura del 50% l'esonero per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato a decorrere dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un periodo massimo di un anno a decorrere dalla data del predetto rientro. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

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