Manovra e famiglie: dal congedo paternità alla parità salariale di genere
Tra le misure anche la decontribuzione per le donne che rientrano al lavoro dalla maternità e la proroga del Fondo contro la povertà educativa
I punti chiave
2' di lettura
Congedo di paternità obbligatorio di 10 giorni, decontribuzione del 50% per le donne che rientrano al lavoro dopo la maternità, più risorse al fondo per la parità salariale di genere. È nutrito il capitolo della manovra con misure destinate alla famiglia.
Congedo di paternità
Dal 2022 il congedo di paternità obbligatorio di dieci giorni (entro i cinque mesi dalla nascita del figlio) diventa strutturale. Il congedo era stato alzato da sette a dieci giorni con l’ultima manovra, ma solo per il 2021.
Decontribuzione per le lavoratrici madri
Viene conosciuto l’esonero al 50% per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato che rientrano al lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità. La misura è sperimentale.
Parità salariale di genere: il fondo sale a 52 milioni
Il Fondo per il sostegno alla parità salariale di genere viene notevolmente incrementato: passa da 2 a 52 milioni di euro l’anno. Le risorse andranno destinate «al sostegno della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, anche attraverso la definizione di procedure per l'acquisizione, da parte delle imprese pubbliche e private, di una certificazione della parità di genere cui siano connessi benefici contributivi a favore del datore di lavoro».
Politiche per la parità di genere: un piano strategico
Verrà realizzato un Piano strategico per combattere gli stereotipi di genere e colmare i divari nel lavoro, nelle retribuzioni e nelle pensioni. L’obiettivo è «individuare buone pratiche per combattere gli stereotipi di genere, colmare il divario di genere nel mercato del lavoro, raggiungere la parità nella partecipazione ai diversi settori economici, affrontare il problema del divario retributivo e pensionistico e colmare il divario e conseguire l'equilibrio di genere nel processo decisionale».
Proroga per il Fondo contro la povertà educativa
Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile viene prorogato per gli anni 2023 e 2024.
Scuola: più fondi all’edilizia scolastica
Dal capitolo scuola spicca l’incremento del Fondo unico per l’edilizia scolastica: 200 milioni di euro a dal 2027. Trenta milioni saranno destinati ad aumentare il servizio di scuolabus per gli alunni disabili.
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