Manovra stipendi, la Juventus patteggia una multa di 718mila euro. Resta il -10 in classifica
La società rinuncia all’appello. Andrea Agnelli a processo il 15 giugno. Il club: «La definizione dei procedimenti consente di mettere un punto fermo»
I punti chiave
4' di lettura
Multa alla Juventus e rinuncia a tutti i ricorsi. Con il patteggiamento sulla manovra stipendi cala il sipario sui procedimenti della giustizia sportiva italiana nei confronti del club bianconero. Resta in piedi solo il processo riguardante l’ex presidente Andrea Agnelli, che salvo ulteriori sviluppi andrà a giudizio il 15 giugno. E ora la palla passa alla Uefa, che dovrà decidere sull’eventuale esclusione della Juve dalle coppe europee.
La mediazione tra la procura guidata da Giuseppe Chiné e la Juve si è conclusa con la fumata bianca sancita dalla decisione odierna del Tribunale federale nazionale, presieduto da Carlo Sica, che ha applicato le sanzioni all’indirizzo del club e di sette dirigenti secondo le proposte di accordo: 718mila euro di multa alla Juventus, 47mila a Fabio Paratici, 35mila a Pavel Nedved, 32mila a Federico Cherubini, 18,5mila a Cesare Gabasio, 15mila a Paolo Morganti, 11,75mila a Giovanni Manna e 10mila a Stefano Braghin.
Resta la penalizzazione di 10 punti
Condizione per il patteggiamento è stata la rinuncia alla impugnazione della decisione della Corte federale dello scorso 22 maggio e di quella del Collegio di Garanzia presso il Coni dello scorso 20 aprile, entrambe relative al filone delle plusvalenze che per la Juventus si è concluso con una penalizzazione di 10 punti in classifica. Stralciata la posizione di Agnelli, che non ha voluto sottoscrivere la rinuncia ai ricorsi pur non chiudendo al patteggiamento.
Resta comunque in piedi la possibilità anche per l’ex presidente bianconero di arrivare ad un accordo prima dell’udienza di metà giugno che si svolgerà in presenza. La sentenza è arrivata dopo la lettura delle motivazioni del Tfn sul -10 alla Juventus nel caso plusvalenze. Una penalizzazione che per i giudici “si rivela del tutto idonea a soddisfare i criteri di afflittività, proporzionalità e ragionevolezza”.
Escluse responsabilità dei consiglieri operativi
Nelle motivazioni, che escludono le responsabilità dei consiglieri operativi tra i quali Pavel Nedved, viene anche svelato il metodo seguito dal Tfn per quantificare la sanzione irrogata al netto dello ’sconto’ di 5 punti deciso dopo l’accoglimento del ricorso da parte del Collegio di Garanzia: 4 punti per l’inibizione di 30 mesi inflitta a Paratici, 3 punti per i 24 mesi ad Agnelli, 2 punti per i 24 mesi a Maurizio Arrivabene, 1 punto per i 16 mesi a Cherubini.
Soddisfatto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, per il quale ora si può “guardare al futuro con maggiore serenità” pur “nel rispetto delle regole”. Può sorridere anche la Juventus, che in virtù del settimo posto nell’attuale classifica a una sola giornata dal termine del campionato (domenica il match sul campo dell’Udinese), potrebbe cavarsela con l’esclusione da Conference League o Europa League solo per la prossima stagione.
In un comunicato il club, “pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive”, accoglie positivamente la definizione di tutti i processi sportivi che “consente infatti alla società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi”.
Resta aperta la partita con la Uefa
Resta ovviamente tutta da giocare la partita con la Uefa, che aspettava la fine dell’iter dei processi sportivi in Italia per fare le proprie valutazioni. Il calcio italiano, però, può finalmente tirare una riga sulle vicende che hanno segnato a lungo la stagione con un alone di incertezza legato alla classifica e che, senza un accordo, avrebbero potuto condizionare anche il futuro prossimo con un’inevitabile coda di ricorsi e processi anche durante la pausa estiva del campionato. E forse anche per questo Gravina rivendica con orgoglio una giustizia sportiva “veloce, puntuale e rigorosa” proprio mentre si alimenta da più parti il dibattito sulla sua riforma auspicata anche dal ministro dello Sport, Andrea Abodi. Con una sola eccezione legata alla mancanza di “termini perentori all’interno del terzo grado”, ovvero il Collegio di Garanzia, “un vulnus non più accettabile” per lo stesso Gravina.
La reazione in Borsa
Stralciata la posizione di Andrea Agnelli. L'ex presidente della Juve non ha voluto sottoscrivere la rinuncia al ricorso per le plusvalenze e andrà dunque a processo il 15 giugno. Tutti gli altri dirigenti ed ex dirigenti juventini hanno patteggiato.
Era terminata poco prima delle 13 l’udienza presso il tribunale federale nazionale della Figc per il caso Juve sulla manovra stupendi. All’uscita i legali bianconeri non hanno rilasciato dichiarazioni. L’avvocato Maurizio Bellacosa si è limitato a dire «attendiamo le pubblicazioni» in riferimento alla decisione del Tfn sulle possibilità di patteggiamento tra la Juventus e la procura federale, possibilità che ha fatto salire il titolo Juventus in Borsa questa mattina.
Decisione nell’interesse di club e soci, superate tensioni
La Juventus, «pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive» ha ritenuto di accedere all'applicazione di sanzioni tramite il patteggiamento con la procura della Figc «nel miglior interesse della società stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders (sia appartenenti al mondo dello sport che non)». Da questo punto di vista, spiega il club bianconero in una nota, «la definizione di tutti i procedimenti sportivi Figc aperti consente infatti alla società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi».
Questo permetterà, inoltre, al management, all'allenatore della prima squadra e ai giocatori di «concentrarsi sull'attività sportiva e in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione (sia con riferimento alle attività sportive che per quanto attiene ai rapporti di business con gli sponsor, le altre controparti commerciali e quelle finanziarie)».
loading...