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Manovra 2024, ecco le novità sul lavoro: taglio al cuneo, premi di produttività e maxi deduzione per le assunzioni

Un pacchetto da 11-12 miliardi per sostenere imprese e lavoratori. Confermati i fringe benefit esentasse.

di Claudio Tucci

Manovra, le misure per le imprese

2' di lettura

Viaggia tra gli 11 e i 12 miliardi il pacchetto lavoro che approda in Cdm con la manovra. Si va dalla conferma del taglio al cuneo alla conferma, anche qui, della tassazione agevolata sui premi di produttività. Confermata anche la detassazione sui fringe benefit: tetto massimo a 2mila euro per i lavoratori con figli, mille euro per tutti gli altri lavoratori. Cambiano invece gli incentivi alle assunzioni, con l’arrivo di una super deduzione per chi assume a tempo indeterminato. Proviamo a illustrare le misure suscettibili di aggiustamenti/correzioni fino all’ultimo.

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Taglio al cuneo

Il piatto grosso della manovra 2024 è la conferma del taglio al cuneo per i redditi medio bassi che, secondo i dati Inps, interessa oltre 14 milioni di lavoratori dipendenti. Il taglio del cuneo è una misura già sperimentata dal 2022 dal Governo Draghi, potenziata poi con tre successivi interventi. Si tratta anche della misura più costosa: vale circa 10 miliardi. L’attuale versione del taglio del cuneo prevede una riduzione del 7% dei contributi a carico dei lavoratori (che ammontano a circa il 9% della retribuzione imponibile) per chi ha una paga annua lorda fino a 25mila euro, e del 6% per chi ha invece una paga lorda compresa fra 25mila e 35mila euro. È, in pratica, la versione del taglio rafforzata con il decreto Lavoro (Dl 48/2023): è in vigore per i periodi di paga dal 1° luglio scorso e senza la manovra finirebbe il prossimo 31 dicembre. Tutto questo si dovrà poi legare dall’accorpamento delle prime due aliquote Irpef, entrambe le misure prorogate solo per il 2024.

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Premi di produttività

In manovra si punterà poi a rafforzare lo strumento del welfare aziendale, in chiave di incremento dei salari e della competitività delle aziende. Il ministro Calderone ha lasciato intendere di voler “sostenere” alcuni interventi più di altri, come la sanità integrativa e la long term care. La conferma della tassazione al 5% per i premi di produttività resta confermata per somme fino a 3mila euro (sembra perdere quota l’ipotesi, sostenuta da una larga fetta della maggioranza di salire a 6mila) e per i lavoratori fino a 80mila euro di reddito.

Fringe benefit

Sui fringe benefit il punto di caduta è stato raggiunto indicando un tetto massimo di 2mila euro per i lavoratori con figli, che scende a mille euro per tutti gli altri lavoratori.

Niente incentivi, arriva una maxi deduzione

Sul fronte occupazione non dovrebbero più essere rinnovati gli attuali sgravi su giovani e donne. Arriva una maxi deduzione per chi assume a tempo indeterminato: una super deduzione 120% per assunzioni tempo indeterminato, che sale al 130% per chi stabilizza mamme, under30, soggetti con invalidità ed ex percettori del Rdc .

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