negoziato in corso al g20

Manovra, trattativa Italia-Ue sul deficit. Conte: fiducioso in soluzione entro metà dicembre

di Riccardo Barlaam

Manovra, le date chiave

2' di lettura

DAL NOSTRO INVIATO
BUENOS AIRES - Al G 20 l'Italia lavora per la manovra con l'Europa. La delegazione italiana è rappresentata dal presidente del consiglio Giuseppe Conte e dal ministro dell’Economia Giovanni Tria. Sono giorni preziosi per il governo italiano per la manovra. Conte ha detto che spera di riuscire a evitare la procedura di infrazione dell'Ue, che dovrebbe partire a gennaio. A Buenos Aires Conte e Tria stanno lavorando per cercare una soluzione, in vista del vertice dei ministri finanziari europei lunedì e martedì a Bruxelles: molti ministri europei voleranno direttamente verso la capitale belga.

A margine del vertice il premier Conte, parlando con i giornalisti, si è detto «assolutamente fiducioso» che una soluzione con la Ue sulla manovra possa essere trovata entro l'Ecofin del 17 dicembre. «Una procedura d’infrazione non è auspicabile, perché ci metterebbe in difficoltà e può creare fibrillazione» sui mercati, ha sottolineato il premier. Che ha spiegato: «Stiamo lavorando per evitarla, fermo restando che crediamo di essere nel giusto».

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In Argentina insomma si sta seminando per cercare una soluzione e far rientrare il coro di critiche europee contro le misure messe in piedi dal governo.Ieri sera Tria ha cenato con il commissario agli Affari economici Ue Pierre Moscovici. All'uscita si è fermato a parlare con i giornalisti italiani: «L'incontro con Moscovici è stato cordiale, stiamo discutendo», ha detto. «Nessuno vuole una procedura di infrazione. Sono abbastanza fiducioso, bisogna lavorarci».

Tria, confermando l'apertura e la disponibilità da parte europea, ha detto che «l'importante è che le misure messe in piedi con la manovra non vengano toccate, che non venga modificata la linea del governo». E Moscovici da parte sua ha ribadito «la porta aperta verso l'Italia» per cercare una soluzione. «I toni sono cambiati, il clima è cambiato - ha aggiunto - ma ora abbiamo bisogno di azioni decisive».

Conte alla riunione di coordinamento dei rappresentanti europei al G 20 è stato accolto da un abbraccio del presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, che è stato il primo tra i leader presenti a salutare. Il premier continua a ripetere che «l'Italia non è un rischio per nessuno, e che i conti economici sono in ordine», ribadendo che il taglio del deficit non supererà lo 0,2%. «Non siamo in guerra con l'Italia – ha detto Juncker – stiamo facendo progressi. Non si deve drammatizzare la questione dell'ipotesi di infrazione all'Italia», lasciando intendere la disponibilità della Commissione europea a far rientrare tutto, anche la procedura di infrazione. Insomma, la volontà di arrivare a un accordo c'è. In questi due giorni di negoziati laterali a Buenos Aires è risultata più chiara che mai.

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