Meloni chiede prudenza: pochi emendamenti. Faro su redditi bassi e famiglia
Sul tavolo del consiglio dei ministri previsto lunedì 16 ottobre, secondo quanto si apprende, sono attesi il Documento programmatico di bilancio, che va inviato a Bruxelles, la legge di bilancio e il decreto fiscale collegato alla manovra
di Andrea Gagliardi
I punti chiave
2' di lettura
Il doppio vertice notturno (con i leader di partito e i capigruppo di maggioranza) è durato circa tre ore. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha fatto una relazione sull’impostazione della legge di bilancio, confermando l’intenzione di intervenire sui redditi e sulle pensioni medio basse. Ci sarà il taglio del cuneo, misure per la famiglia e per la sanità. Si valutano anche altri interventi di maggiore dettaglio, per i quali però sono in corso le verifiche sul fronte delle coperture.
Faro su redditi bassi, famiglia e sanità
Ma il clima - come assicura una nota di Palazzo Chigi - è “collaborativo” e mostra una maggioranza «determinata» a portare avanti gli obiettivi chiave, concentrandosi su «redditi e pensioni medio bassi, sulla famiglia e sulla sanità, in continuità con il lavoro portato avanti dal governo fin dalla precedente legge di Bilancio».
Prudenza su manovra. Appello Meloni: pochi emendamenti
Il conflitto in Medio Oriente e le sue potenziali conseguenze - raccontano - ha occupato buona parte della riunione: le risorse a disposizione per la manovra erano già scarse, ora il rischio che i margini si riducano c’è. E l’invito della premier è ridurre al minimo gli emendamenti. Un risultato che Meloni sarebbe sicura di poter ottenere da FdI: l’invito agli alleati è di cercare di fare altrettanto.
Cdm lunedì alle 9,30, sul tavolo anche Dpb e decreto fiscale
Sul tavolo del consiglio dei ministri previsto lunedì 16 ottobre è atteso il Documento programmatico di bilancio, che va inviato a Bruxelles, un primo giro di tavolo sulla legge di bilancio. Incerto il decreto fiscale collegato alla manovra. Quest’ultimo potrebbe contenere, tra l’altro, le norme per l’avvio dal primo gennaio della global minimum tax.
Via libera allo scostamento di bilancio
L’Aula della Camera ha intanto approvato la risoluzione presentata dalla maggioranza allo scostamento di bilancio con 224 sì e 127 no. Per questa era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti. Ok anche da parte del Senato con la maggioranza assoluta alla richiesta di autorizzazione allo scostamento di Bilancio. I voti favorevoli sono stati in questo caso 111, quelli contrari 69 e 1 astenuto.
Ok a risoluzione maggioranza
Camera e Senato hanno dato il via libera anche alla risoluzione della maggioranza con cui si dà il via libera alla Nota di aggiornamento del Def. La Camera - si legge nel testo - impegna il governo «a conseguire i saldi programmatici del bilancio dello Stato e quelli di finanza pubblica in termini di indebitamento netto/PIL, nonché il rapporto programmatico debito/PIL, nei termini e nel periodo di riferimento indicati nella Nadef 2023 e nella relazione ad essa allegata». L’impegno è inoltre a «prevedere con la manovra di bilancio: il taglio del cuneo fiscale nel 2024 sul lavoro e l’attuazione della prima fase della riforma fiscale; iniziative a sostegno delle famiglie, con particolare riguardo a quelle numerose, e della genitorialità, volte anche alla conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari; risorse per proseguire con il percorso avviato di rinnovo dei contratti del pubblico impiego, con particolare riferimento al comparto sanitario».
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