il ceo del declino

Marissa Mayer scaricata da Yahoo! Ma la buonuscita è da 23 milioni di dollari

di Biagio Simonetta

Marissa Meyer (Ap)

2' di lettura

Doveva essere il personaggio del rilancio. E invece passerà alla storia per essere stata il CEO del declino definitivo. Il rapporto fra Marissa Mayer e Yahoo! è ai titoli di coda. Il tempo delle ultime formalità burocratiche. Poi l'azienda passerà nelle mani di Verizon. E per lei non ci sarà più spazio. Potrà però consolarsi con una ricca buonuscita: 23 milioni di dollari, di cui 3 milioni in contanti e 20 in quote societarie. Inoltre, fra gli “spiccioli”, anche 25mila dollari di benefit sanitari. Una cifra importante, considerata la storia recente di Yahoo!

Dopo il duplice attacco hacker, svelato solo dopo mesi e con una trattativa di vendita già chiusa con Verizon, proprio la Mayer era stata oggetto di una raffica di critiche. Le sue responsabilità sono sembrate sin da subito evidenti. E sono valse uno sconto da 300 milioni di euro nei confronti di Verizon. L'estate scorsa, infatti, l'accordo di cessione era stato trovato sulla base di 4,8 miliardi di dollari. Ma dopo la storia degli account hackerati, il prezzo di vendita è sceso a 4,5 miliardi. Anche per questo la buonuscita della Mayer, come sostengono fonti vicine all'azienda, è stata ridotta. La cifra pattuita inizialmente, infatti, pare si aggirasse sui 55 milioni di dollari. Ma proprio i recenti risvolti hanno imposto una rivisitazione al ribasso.
Un sogno infranto

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La storia di Marissa Mayer è fra le più interessanti dell'intera industria tecnologica. Ingegnere, nel 1999 viene assunta da Google. È fra i primi 20 dipendenti di Big G. Ed è anche la prima donna in assoluto. Il suo lavoro a Mountain View è ricco di successi, con contributi importanti nella creazione di servizi come Gmail e Google Maps. Nel 2008, ad appena 33 anni, finisce nella classifica di “Fortune”, fra le 50 donne più influenti al mondo. La sua ascesa in Google è importante, ma forse non le basta. Vuole di più. Così, nel 2012, decide di imboccare una strada difficile e affascinante: il salvataggio di Yahoo!, rivale storico in grande crisi.

A 37 anni diventa uno dei CEO più importanti al mondo. A Sunnyvale si presenta dicendo: «Il mio compito è rendere Yahoo il miglior posto dove lavorare». Non ci riuscirà. I risultati non arrivano. La caduta di Yahoo! sembra un fenomeno incontrastabile. La Mayer, in realtà, una mossa la azzarda: nel 2013, un anno dopo la sua nomina, acquista Tumblr, social network in grande ascesa. Operazione da 1,1 miliardi di dollari. Sembra un'operazione intelligente. Già, sembra. Ma non funziona.

Gli ultimi due anni, poi, sono storia recente. Dai tagli del personale agli attacchi hacker, il CEO non ne ha indovinate molte. A macchiare la carriera dell'ex ingegnere di Google c'è soprattutto la storia degli attacchi hacker. Attacchi tenuti nascosti agli acquirenti di Verizon, nonostante la Mayer, a quanto pare, ne fosse a conoscenza. Una faccenda che peserà sulla storia lavorativa di quello che rimane, comunque, uno dei CEO più interessanti del settore tecnologico.

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