Emergenza Covid

Omicron, il 23 dicembre cabina di regia per mascherine all’aperto e tamponi ai grandi eventi

Il governo rivendica l'inasprimento delle misure sui viaggi e non esclude ulteriori restrizioni se la situazione dovesse peggiorare

Aggiornato il 18 dicembre 2021 alle 21:00

Covid, Brusaferro: “Netta crescita curva, salgono casi e ricoveri”

3' di lettura

Obbligo di mascherina all’aperto e tamponi per accedere a grandi eventi o locali chiusi. Sono questi, a quanto si apprende, alcuni dei temi di cui si parlerà nella cabina di regia convocata dal premier Draghi per giovedì 23 dicembre. L’incontro sarà un’occasione per valutare la curva dei contagi, il tasso di ospedalizzazione e la diffusione della variante omicron in Italia. Eventuali nuove restrizioni non dovrebbero riguardare il weekend di Natale.

«Io credo - ha detto Andrea Costa, sottosegretario di Stato al ministero della Salute - che sarà l’occasione per valutare i dati soprattutto sulla variante Omicron, attendiamo con fiducia i riscontri e come reagiranno i vaccini. Sarà un momento di confronto, di condivisione. Un momento per valutare di decidere se ci sarà bisogno di adottare ulteriori provvedimenti».

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L’obiettivo è frenare la corsa di Omicron

L’obiettivo del governo resta quello di frenare la corsa del virus e mantenere il vantaggio accumulato in questi mesi, per impedire alla variante Omicron di diffondersi in Italia come sta avvenendo in altri paesi europei dove i casi sono schizzati oltre i 50mila al giorno.

Con sei Regioni e 12 milioni di italiani che passeranno il Natale in zona gialla, e il nuovo record della quarta ondata con 26mila casi in un giorno, il governo rivendica la stretta sui viaggi e non esclude ulteriori misure se la situazione dovesse peggiorare, a partire dalla possibilità di introdurre l'obbligatorietà del tampone anche per i vaccinati che vogliono andare a vedere le partite in stadi e palazzetti, entrare in discoteca o assistere ad un concerto.

Gli esperti sono ormai convinti del fatto che l’incidenza dei casi legati ad Omicron crescerà anche in Italia. «Ci aspettiamo un aumento, ce lo dice il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) e ce lo dicono le esperienze che arrivano da altri paesi - sottolinea il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro - Siamo ancora nella battaglia e anche se abbiamo una condizione di crescita più controllata è pur sempre una crescita».

Possibili nuove restrizioni

Ecco perché, è il ragionamento del governo, bisogna anticipare la diffusione di Omicron, continuando a spingere sulle vaccinazioni e valutando la possibilità di nuovi interventi restrittivi.

Il primo è già scattato con l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza che introduce l’obbligo del tampone anche per i vaccinati che dai paesi dell’Ue vengono in Italia e reintroduce la quarantena di 5 giorni per i non vaccinati. «In queste ore - dice Speranza - la nostra priorità non può che essere quella di continuare ad impegnarci per mettere in sicurezza il paese e per continuare a tenere un alto livello di sorveglianza, per evitare che i numeri del contagio e le ospedalizzazioni possano crescere in maniera troppo significativa».

Ipotesi tampone anche per vaccinati per grandi eventi

L’altra misura l’ha indicata invece il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts Franco Locatelli: introdurre l’obbligo del tampone per accedere ai grandi eventi anche per i vaccinati. «È un’ipotesi da considerare se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare».

Il nodo obbligo mascherine all’aperto

Così come non va esclusa, aggiunge, la possibilità dell’obbligo di mascherina all’aperto. Qualcuno nel governo ci aveva già provato con l’ultimo decreto, quello che ha prorogato lo stato d’emergenza, ma la misura non è passata in Cdm. Anche perché si tratterebbe di un provvedimento di facciata: molti sindaci e presidenti di Regione lo hanno già introdotto con proprie ordinanze e, soprattutto, la normativa in vigore già prevede l’obbligo all’aperto in caso di assembramenti o situazioni in cui non è possibile mantenere il distanziamento.

Posizioni diverse nel governo

Ad ogni modo c’è chi nel governo frena sull’ipotesi nuove restrizioni. L’introduzione di ulteriori misure in vista delle feste, come il tampone ai vaccinati «non è un tema sul tavolo del ministero. Ritengo il Governo abbia scelto misure sufficienti a gestire i prossimi giorni e settimane. Il super Green pass credo sia un elemento di sufficiente tutela». Mentre «il tampone per i vaccinati diventerebbe difficile da gestire e attuare». Così, a Sky Tg24 il sottosegretario alla salute Andrea Costa, che sulla mascherina all’aperto spiega: «Se la introducessimo a livello nazionale avrebbe poco senso, invece è giusto che gli amministratori locali possono introdurla in caso di particolari criticità».

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