Massimo De Carlo aprirà una Fondazione in Monferrato
A Belveglio, in provincia di Asti, nascerà in un edificio edificato ex novo dall'architetto Valerio Olgiati per esposizioni d'arte, eventi e per valorizzare il territorio
di Silvia Anna Barrilà
2' di lettura
Il gallerista milanese Massimo De Carlo ha annunciato la firma di un protocollo d'intesa tra la Provincia di Asti, il Comune di Belveglio, la Comunità Collinare Val Tiglione e dintorni, l'Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e la galleria stessa per la nascita di una nuova Fondazione, che avrà il compito di innescare nuove energie nel territorio.
La Fondazione si troverà su un bricco, un colle a 400 m slm, appunto, vicino a Belveglio, e sarà ospitata in un edificio costruito ex novo, progettato dall'architetto svizzero Valerio Olgiati. A lui è stato commissionato il masterplan della Fondazione e l'edificio centrale, che sarà dedicato all'esposizione di opere d'arte contemporanea internazionale. La realizzazione degli edifici di servizio sarà assegnata tramite concorso a cui saranno invitati i giovani studi architettonici italiani.
La Fondazione, infatti, non sarà soltanto un luogo espositivo. È prevista l'organizzazione di residenze con spazi dedicati allo sviluppo delle pratiche artistiche che dovranno essere anche un volano per incentivare la collaborazione tra gli artisti e il territorio circostante. La Fondazione includerà, inoltre, una serie di infrastrutture e servizi per accogliere le pratiche culturali più diverse, non limitate alle sole arti visive, ma per eventi e progetti del e per il territorio.
L'intervento interesserà una superficie complessiva di circa 2.000-2.500 m2 e l'edificio principale sarà scavato nel terreno. “Una grande piazza per eventi in cima al bricco”, l'ha definita Massimo De Carlo durante una conferenza stampa per annunciare la novità, una struttura monumentale ma allo stesso tempo rispettosa del territorio. La realizzazione è prevista non prima della fine del 2025 e il finanziamento è privato, ma la firma del protocollo è già il primo passo per suggellare l'intesa tra pubblico e privato. Le istituzioni si sono dichiarate entusiaste di questa occasione di valorizzazione del territorio, già patrimonio Unesco, attraverso l'arte contemporanea e felici di accogliere il gallerista.
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