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«Siamo i sarti del digitale». Si definiscono così gli ideatori di Appforgood, azienda informatica con sede a Matera in cui la sfida all’innnovazione e alla sicurezza dei processi industriali è «sartoriale – dicono – cucita alla perfezione per rispondere alle richieste dei clienti».
Tutto è partito 10 anni fa. «Eravamo in tre, oggi siamo in 40, alla ricerca di professionisti da assumere e con 3,5 milioni di fatturato. Lavoravo al Nord, poi l’incontro con due giovani informatici a Matera – spiega il Ceo Giuseppe Mola – tante idee e la voglia di ripartire dal Sud con un obiettivo: migliorare il lavoro e il benessere delle persone, selezionando il meglio dalle tecnologie, anche inedite e straordinarie, e trasformandolo in benefici, prima ancora che in software e in codice».
Si parte da freeHands, la tecnologia nativa, il software “su misura” per i wearable (smartwatch) o per i dispositivi mobile (smartphone e tablet) che consente di migliorare il lavoro realizzando abiti personalizzati per le fabbriche smart in Italia e nel mondo. Un software poliedrico che ha suscitato subito l’interesse di grandi player. Dalla digitalizzazione delle fabbriche di auto Lamborghini e Stellantis, al farmaceutico con Menarini, Chiesi, Eli Lilly, all’aerospazio con Thales Alenia Spazio. «Parlavamo al mondo con i Sassi di Matera alle spalle, prima che diventasse Capitale Europea della Cultura – aggiunge Mola – eravamo credibili e le nostre soluzioni applicate alle linee di produzione si sono rivelate vincenti perché studiate e programmate per le persone e non per le aziende».
Supportati da Samsung Global gli ingegneri di Appforgood seguiranno da Matera un progetto per la trasformazione digitale con freeHands delle fabbriche Ford negli Stati Uniti coinvolgendo circa 80.000 operatori. Ed è a Matera che, grazie a un bando del Mise di 7 milioni, nascerà la “Fabbrica Intelligente” con effetti su tutta la catena produttiva e feedback sul suo stato di salute, prevenendo situazioni di fermo che si ripercuotono sui ritmi produttivi aziendali.
Dalla gestione di malfunzionamenti sulla linea di produzione aumentando efficienza e sostenibilità ambientale, all’autenticazione in fase di processo con lo smartwatch, molto utile ai lavoratori delle aziende farmaceutiche obbligati ad autenticarsi con lunghe password che cambiano spesso. Efficace nella gestione delle emergenze: con il rilevamento del battito cardiaco o il giroscopio dello smartwatch, freeHands attiva un allarme in caso di malore o caduta. Ma anche per la sicurezza nei cantieri stradali, in un progetto con Anas con telecamere smart, intelligenza artificiale e smartwatch. E per la sicurezza delle persone, con un gioiello da indossare che in caso di necessità fa scattare un allert e nella domotica per gli anziani in case di riposo».
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