Sulle spalle

Materiali, modelli e finiture che rendono lo zaino un vero passe-partout

Perfetto per le attività outdoor, si presta bene al pendolarismo di città e alle riunioni di lavoro. È pratico, resistente, capace di adattarsi a occasioni diverse.

di Silvia Paoli

In primo piano immagine del backstage della sfilata dello scorso dicembre a Miami, con uno zaino in tela monogram, LOUIS VUITTON (1.850 €).

4' di lettura

Da quando il professor Cottarelli salì al Colle con, sulle spalle, uno zaino di tela robusta e per mano un trolley da cabina – d'altronde doveva fermarsi quattro giorni – sembrano passati secoli, eppure sono solo quasi quattro anni, di cui due di pandemia mondiale, che contano come dieci. L'immagine faceva sorridere e riflettere, perché a tutti sembrò un professionista fuori dagli schemi, ma che aveva il suo da fare e non sprecava una mano per reggere una valigetta.

Lo zaino è l'emblema di un modo pragmatico di intendere la vita nelle sue diverse attività: che sia una gita in montagna o una giornata di lavoro, una missione da guastatori o un pomeriggio col decespugliatore in spalla. È pratico, intelligente, resistente, capace di adattarsi a ogni situazione, più o meno formale, a seconda del tessuto e delle finiture. Ma la sua natura eminentemente outdoor, adatta a spostamenti su scooter o monopattini elettrici, oltre che su sentieri del CAI, per la stagione primavera/ estate 2022 si è ripresa la scena e – nelle versioni contemporanee – le origini più autentiche e rupestri si mostrano senza infingimenti, con modelli tecnici che su un suit (o sul parka antivento) non sono mai fuori luogo.

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Zaino in pelle e tessuto Original GG, THE NORTH FACE X GUCCI (2.700 €).

Regola numero uno: la perizia nello sfruttare lo spazio. La collaborazione tra The North Face e Gucci si incontra proprio sulla progettazione quasi architettonica degli spazi: lo zaino è imponente, con fondo in pelle arancio, tessuto originale GG beige ed ebano, con logo dei due brand ricamato in bianco, tasche laterali con zip decorate da sottile cima da scalatori e chiusura a pattina da vero urban-trekker (avviso al portatore: la pioggia può danneggiarlo, si legge nelle istruzioni d'uso, peccato per una collaborazione tanto estrema).

Regola numero due: lo street style è comunque style. Lo zaino di tela monogram Louis Vuitton , firmato da Virgil Abloh, è essenziale, compatto e quasi severo, perché stare sulla strada è una faccenda molto seria. La street culture, diceva Abloh, «è un legame, una comunità». Una forza in grado, grazie alla capacità di osare dello stilista scomparso a fine novembre 2021, di innestarsi nel mondo del lusso e trasportalo sulla strada (e viceversa).

A On the road di Jack Kerouac, Dior Homme dedica la sua collezione per l'inverno 2022, mettendo a fuoco un dettaglio significativo: l'anno della scomparsa dello stilista del New Look è quello dell'uscita del romanzo simbolo della beat generation (1957), mentre l'anno della creazione della giacca Bar è quello che, nel libro, segna l'inizio del viaggio. «Nel luglio del 1947, con circa 50 dollari risparmiati sul sussidio di reduce, mi preparai a partire per la costa occidentale», scrive Kerouac. La collezione è segnata dalla coesistenza di simboli di controcultura – le illustrazioni delle copertine delle diverse edizioni del libro, il denim come tessuto icona – e della haute couture: la seta e la pelle dipinta a mano e stampata, i tagli sartoriali.

Zaino in canvas, con rifiniture in pelle, HERSCHEL SUPPLY CO. (210 € su MR PORTER).

Di questa contre-couture l'accessorio simbolo è lo zaino, ideale per viaggiare, arrivare, ripartire. La strada è esperienza di vita vera, di scoperta e anche di un errare (nel senso di muoversi a caso) che è molto umano e poco tecnologico. Riprendersi la strada è, in qualche modo, riprendersi la vita, interpretarla attraverso una mappa di carta senza farsi teleguidare da navigatori precisi quanto ottusi. Questo è il suggerimento offerto dall'artwork in queste pagine, che fa da sfondo ideale alla presenza degli zaini che proprio ad affrontare il viaggio, reale e simbolico, servono.

Zaino collezione Corno, in tessuto tecnico riciclato, nata per il rilancio del Corno alle Scale, PIQUADRO (320 €).

Regola numero tre: rispettare l'ambiente. La linea high performance Corno alle Scale di Piquadro è frutto di un progetto che si propone il rilancio economico, attraverso la promozione turistica, ma sostenibile, di Corno alle Scale, la località sciistica dell'Appennino bolognese dove si allenava da ragazzo Alberto Tomba. In tessuto riciclato, è equipaggiato per lo sci alpinismo più autentico e, dunque, dotato di fascette per agganciare sci, ciaspole, snowboard e bastoncini, nonché tasca per casco, cappuccio, pala e sonda. Anche lo zaino di Paul Smith è in materiale riciclato shell – un tessuto tecnico formato da 3 diversi strati saldati – con imbottiture strategiche contro i graffi, tasca per computer foderata antiurto e svariati scomparti interni ed esterni per salvaguardare l'ordine. Il modello di Ermenegildo Zegna rientra tra i rispettosi dell'ambiente perché la lana usata per crearlo, oltre che segno distintivo della maison, arriva da materiali di lavorazione ed è, quindi, parte del progetto di upcycling che si chiama #UseTheExisting. Non un tessuto che si trova spesso negli zaini, dunque sicuramente insolito, e anche nel taglio e nella foggia conserva qualcosa di sartoriale che lo rende riconoscibile, anche se il marchio non è immediatamente visibile: basta toccarlo. Si tratta, infatti, del filato merino 14milmil14, dal diametro di 14 micron. Le rifiniture sono in pelle e la chiusura è a moschettone, per dare quel tocco di “sempre più in alto” che anche in ufficio e persino in un cda non guasta.

Backpack in lana #usetheexinting, rifinito in pelle, ERMENEGILDO ZEGNA (1.495 €).

Regola numero quattro: autenticità. Rispettare le origini e le caratteristiche peculiari di ciascuno non è solo una pratica di inclusione, ma la presa di coscienza che certi materiali, assetti, tenuta sono i migliori e, per un uomo di stile, la scelta del meglio è sempre quella più giusta. Herschel Supply Co. , marchio canadese, produce, dal 2009 a Vancouver, accessori per la vita all'aperto. La sua resistente tela di cotone è garanzia di performance, quanto le cinture in cuoio con fibbia sono un segno distintivo riconoscibile come un logo. Nato per la montagna, ha però, negli interni foderati di rosa fucsia, una tasca imbottita per laptop, fodera di rete traspirante per il dorso a contatto con le spalle, chiusura a coulisse e fibbie con magneti.

Backpack in materiale riciclato shell, PAULS MITH (530 €).

Ha un difetto lo zaino? Purtroppo sì. Sta dietro le spalle. Se occorre qualcosa, bisogna toglierlo e portarlo davanti. Risolve il dilemma tra mani libere (zaino) o occupate (borsa) la cross-body bag, la forma più evoluta di marsupio: con taschine e zip alta, permette di prendere qualsiasi cosa comodamente, senza cambiare assetto. Quella a righe bajadera della collezione estate 2022 di Prada , con i suoi colori squillanti, è un felice compromesso: cancellerà col buonumore ogni nostalgia dello zaino. La collezione disegna e propone una Utopia of Normality, quella a cui tutti aspiriamo, con i nostri zaini in spalla.

Borsa cross-body, in canvas a righe bajadera, PRADA (1.300 €).

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