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Maternità surrogata, ecco cosa prevede la stretta voluta da Fdi

Nella proposta che riprende un testo della scorsa legislatura a firma di Meloni punita la gestazione per altri anche se compiuta all’estero

Maternità surrogata, Schillaci: "Ci sono tanti problemi, affrontarli con calma è interesse di tutti"

2' di lettura

Una nuova stretta sulla maternità surrogata. Dopo la manifestazione delle famiglie arcobaleno a Milano e le polemiche in Senato per lo stop al certificato di filiazione europeo potrebbe essere questa la nuova mossa della maggioranza sul tema dei diritti. La ministra Eugenia Roccella ha chiarito la posizione del governo: «L’utero in affitto è un mercato dei bambini». Da tempo Fratelli d’Italia ha chiesto di mettere all’ordine del giorno delle Camere la discussione della proposta di legge a prima firma di Maria Carolina Varchi che prevede che la gestazione per altri diventi un reato universale. E tra martedì e mercoledì il presidente della commissione Giustizia Ciro Maschio (FdI) convocherà l’ufficio di presidenza per incardinarla.

Tra l’altro il fatto che la maggioranza fissi all’ordine del giorno la maternità surrogata mette le opposizioni nella condizione di doversi esprimere con un voto su una questione sulla quale non c’è totale compattezza.

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Mollicone: reato più grave della pedofilia

Dopo le parole di Fabio Rampelli che hanno sollevato polemiche («Se due persone dello stesso sesso chiedono il riconoscimento, e cioè l’iscrizione all’anagrafe, di un bambino che spacciano per proprio figlio significa che questa maternità surrogata l’hanno fatta fuori dai confini nazionali») Fratelli d’Italia non arretra sul tema: «È un reato grave, più grave della pedofilia» afferma Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera ed esponente di FdI, parlando della maternità surrogata.

Ripresa la proposta Meloni della scorsa legislatura

La proposta di Varchi - che riprende un testo della scorsa legislatura di Giorgia Meloni - vuole estendere il divieto di “surrogazione di maternità” previsto in Italia all’estero: il testo prevede di punire il cittadino italiano che la mette in pratica fuori dai confini nazionali (in Paesi dove è legale) con le pene previste per il reato in Italia, vale ma dire carcere da tre mesi a due anni e multa da 600mila a un milione di euro.

«No al turismo procreativo»

«Appare evidente - si legge nella relazione che accompagna la proposta di legge presentata dalla deputata di Fdi il 15 febbraio e composta da un solo articolo - come non sia più possibile lasciare i tribunali soli davanti alle problematiche che sempre più spesso si stanno determinando a causa del ricorso da parte di cittadini italiani a pratiche di surrogazione di maternità effettuate all'estero, e quanto sia opportuno che la normativa nazionale sanzioni simili pratiche, esattamente come sono sanzionate se commesse in Italia, con ciò ribadendo in modo chiaro la nostra contrarietà allo sfruttamento e alla commercializzazione di fatto di donne e di bambini».

«La legge n. 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita, scritta in un tempo in cui non esisteva ancora il turismo procreativo, ha lasciato un vuoto normativo, nulla prevedendo in ordine alla liceità o no della surrogazione di utero, e più in generale di maternità, attuata all'estero da cittadini italiani. Tuttavia, il codice penale, all’articolo 7,
- si ricorda nel testo - stabilisce espressamente la punibilità per taluni reati anche se commessi all’estero, prevedendo una riserva di legge in materia»: in forza di questa Fratelli d’Italia vuole intervenire sulla legge n. 40 introducendo «la punibilità del reato anche quando lo stesso sia stato commesso in un Paese straniero».

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